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05/03/2025
Un racconto intenso
Quest'opera di Steinbeck, la prima che leggo, è un racconto di amicizia ma anche di discriminazione e di sofferenza. I due protagonisti, George e Lennie, infatti, si troveranno ben presto a comprendere il loro mondo bucolico, con le loro aspirazioni e i loro desideri, cadrà ben presto in pezzi a causa di una serie di eventi. Il romanzo riesce senz'altro nell'intento di intrattenere e il finale è decisamente di impatto. La storia lascia però quel qualcosa di più che poteva essere fatto ma che non è stato scritto. Mi è piaciuto, quello si, però mi aspettavo di piùHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento19/02/2025
L'America profonda
Celebre romanzo breve di John Steinbeck. Un affresco dell'America profonda degli anni '30 che contiene tutto lo spirito e lo squallore della provincia, purtroppo rinvenibili anche oggi in quei territori, come hanno mostrato i reportage giornalistici e televisivi che hanno preceduto le recenti elezioni presidenziali. All'indomani della grande crisi economica del 1929, è una storia di fatica, di sopravvivenza e di emarginazione, ma anche di amicizia e di umanità.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento16/05/2024L'america di Steibeck, non ha uguali la narrazioni degli ultimi è la sua grandezza, in questo racconto in particolare la storia di una amicizia tra due persone così distanti, con personaggi del profondo americano eè semplicemente stupenda. Il finale come possiamo giudicarlo, un assassinio o un atto d'amore, a voi la scelta.Hai trovato utile questo commento?
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5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento01/05/2023Al giorno d’oggi un racconto come Uomini e topi troverebbe probabile collocazione tra i libri che affrontano problemi comportamentali. Il legame tra George lo sveglio e Lennie il tardo sembra quello tra Tom Cruise e Dustin Hoffman in Rain man: una storia di amicizia, di accudimento, di desiderio di riscatto, infine una storia struggente di sogni infranti. Tuttavia devo dire che la lettura non mi ha affascinato come altri capolavori di Steinbeck, un po’ per la brevità stessa del romanzo e un po’ per la caratterizzazione troppo stereotipata dei personaggi: a cominciare proprio da George e Lennie, ma anche Curley il cattivo o sua moglie la maliziosa, e poi Candy il sognatore, e Crooks lo stalliere nero tenuto lontano da tutti, e così via. Insomma, non proprio il sogno americano.Hai trovato utile questo commento?
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3 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento26/12/2020E' un libro che ti lascia l'amaro in bocca, ma le vicende narrate sono quelle che sono, crudeli e non c'è speranza per i protagonisti. Bello e commoventeHai trovato utile questo commento?
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11 / 11 utenti hanno trovato utile questo commento19/10/2020
Un romanzo troppo attuale per fingere il contrario
“Uomini e topi” è un romanzo breve che narra di una storia enorme, quella di George e Lennie. Un racconto tragico, violento e commovente, dove Steinbeck ha un intento ben preciso: descrivere l’alienazione di una società attraverso le vicende di due uomini “piccoli”, due braccianti senza casa e apparentemente anche senza un futuro, che lottano contro una dura esistenza per riprendersi il loro posto nel mondo. Ma non solo, è anche la storia di un’amicizia tra due uomini che condividono lo stesso sogno. L’opera è ambientata in California durante gli anni della Grande Depressione, dopo la crisi del ’29, ed è per questo che i temi affrontati riguardano in particolare l’illusione del sogno americano, la solitudine, il senso del destino, il razzismo, ma anche e soprattutto l’amicizia, quella tra i due protagonisti: Lennie Small, che a dispetto del suo cognome è un gigante, e George Milton, minuto e intelligente, che si prende sempre cura del suo amico, proteggendolo da tutti gli altri. Due lavoratori stagionali con un sogno in comune, quello di avere finalmente una loro fattoria da gestire e smettere così di lavorare per gli altri. La novella è davvero molto corta, presenta soltanto sei brevi ma intensi capitoli, e il motivo principale è dato dal fatto che l’autore l’aveva pensata come un’opera prevalentemente drammatica, da portare a teatro. Ecco perché le descrizione sono poche e i dialoghi, invece, presenti sempre al momento giusto. Il primo capitolo è soltanto introduttivo, ma l'ho trovato davvero affascinante. La scrittura di Steinbeck è pulita, precisa, scorrevole. Nulla è lasciato al caso, tutto è collegato e la semplicità dei dialoghi non influenza affatto la qualità della lettura. Anzi, a suo modo è in grado di arricchirla ancora di più. Dopo il secondo si comprende appieno il tipo di società gerarchica nella quale vivono George e Lennie, e che lo stesso autore condannava ai suoi tempi. L’America che egli descrive non è quella dei vincitori, bensì dei vinti. In “Uomini e topi” non avviene niente di eccezionale, nessun’avventura epica né fuori dal comune; qui si parla della realtà dei fatti, nuda e cruda, e di due uomini che non hanno nulla, se non se stessi reciprocamente. Superati i primi quattro capitoli si nota un certo particolare che l’autore, ovviamente, non deve aver inserito per puro caso, la solitudine dei reietti. Ogni personaggio che si incontra durante la lettura è solo: Candy con il suo cane anziano quanto lui; lo stalliere nero, isolato dagli altri braccianti; la moglie di Curly, che cerca in chiunque possa darglielo un contatto umano, mentre rimpiange il suo passato e i suoi sogni andati persi. Soltanto i due protagonisti non soffrono questa solitudine e se lo ricordano più volte, durante le vicende, quasi per darsi forza l’un l’altro. Il titolo stesso ha un’origine significativa, nemmeno questo è lasciato al caso. Steinbeck si rifà, infatti, ad un passo della poesia di Robert Burns che sembra racchiudere l’essenza stessa del suo racconto. Il poema dà un’idea chiara e precisa di ciò che sarà: ogni cosa è inevitabilmente destinata a fallire. Non esiste alcuna “gioia promessa“, c’è solo “dolore e pena“. E a suo modo George, il più intelligente e furbo dei due, ne è già consapevole. “Uomini e topi” è possibile definirlo come un’allegoria della condizione umana, dove gli uomini buoni vengono travolti inevitabilmente e senza una reale motivazione dalle vicissitudine della vita. Gli uomini sono come i topi, quindi destinati a soffrire, a perdersi e a vedere (soprattutto) tutti i propri sogni e progetti dissolversi nel nulla. L’opera di Steinbeck si insinua in profondità e cerca di condannare, a suo modo, l’infelicità e le ingiustizie a cui sono a cui sono costretti i molti. Ha sicuramente molto da insegnare a chi ha voglia di imparare qualcosa ed è per questo che lo consiglio oggi e lo consiglierò sempre. “Uomini e topi” è un romanzo troppo attuale per fingere il contrario.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento29/04/2019
Un breve libro intenso
Un libro breve ma molto molto intenso. Stile diretto, molti dialoghi e forte caratterizzazione dei personaggi, soprattutto dei due protagonisti. Il fatto che sia stato pensato e scritto per un pubblico di braccianti analfabeti non ne altera la bellezza, ma lo rende molto vero e semplicità nella sua intensità. Davvero bello.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento02/08/2018
I Figli di un Dio Minore
Narrare della Vita non è facile. Ne scontato. Fitzgerald preferiva raccontare dei ricchi. Quasi tutti e quasi sempre belli e affascinanti. Steinbeck fa una scelta diversa. Parla di gente normale. E tra la gente normale c'è sempre qualcuno meno normale degli altri. In questo libro la gente meno normale di altri è la maggioranza. Tolti uno, forse due personaggi tutti vantano un credito alla vita. Un incidente sul lavoro, il colore della pelle, una testa fuori dalla realtà. E si parla di gente dove un certo tipo di vita è piombata loro addosso. Ma anche altri vantano un credito. Non te lo aspetti. Ma loro quel credito, o meglio, la causa di quel credito, se lo sono scelto da soli. Disperazione. E quando in mezzo a questo tipo di vita arriva un sogno qualcosa lo rompe. Per sempre.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato