Alla metà di marzo del 1942, circa il 75/80 per cento di tutte le future vittime dell'Olocausto era ancora in vita. Undici mesi dopo il dato percentuale si era esattamente capovolto. L'apice dell'Olocausto fu dunque raggiunto con una intensa ondata di massacri che ebbe come centro la Polonia.
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Ma come riuscirono i tedeschi a attuare la distruzione di una popolazione così numerosa? E dove trovarono gli uomini per la sua realizzazione? E' per tentare di rispondere a queste domande, che l'autore si è imbattuto nel fascicolo relativo al Battaglione 101 dei riservisti di polizia, con i verbali degli interrogatori a cui i membri del Battaglione erano stati sottoposti a fine guerra. E' la storia di quei 125 "uomini comuni" e della loro vita "normale" di eccidi.
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