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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento27/01/2025
Una eredità
Rachele, giornalista in una Milano iperattiva, vive in un piccolo appartamento in affitto, con Alessio, storico fidanzato. Storico perché è il suo primo fidanzato già dai tempi del liceo. Vive questa storia con leggerezza e anche in modo inconsapevole e un po’ distratto. Un’improvvisa telefonata da parte dei genitori che vivono nel veronese, la avvisa della necessità di rinunciare all’eredità dello zio paterno, cui il padre intende a sua volta rinunciare. Questa fretta la insospettisce e vuole vederci chiaro mediante la collaborazione di un vecchio compagno del liceo, Manfredi, che da svogliato studente è invece diventato un bravo notaio. Da qui partono le indagini di Rachele che scopre il passato della propria famiglia. Troppi avvenimenti nel giro di un anno per Rachele che perde le proprie certezze, perde il suo primo amore, ma forse trova nuova consapevolezza, nuovi stimoli, nuove sfide, inizia a guardare il mondo con occhi nuovi e nuovi desideri, lasciando il giusto peso ai ricordi, alle occasioni sprecate o mancate, ai rimpianti. Un libro scorrevole che non ha nulla di misterioso, abbastanza scontato. Una storia che definirei rosa/gialla, ma peraltro piacevole.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento03/02/2024
Avvincente
Con questo nuovo romanzo Alessia Gazzola fa un salto di qualità. Dopo le storie d’amore un po’ strampalate e le ricerche sui “cold case”, passa a narrare le difficoltà della vita attuale e a indagare sul mondo della protagonista e delle persone che le sono piú vicine per analizzare sentimenti, legami e situazioni, talvolta difficili, affrontando temi scottanti come l’identità sessuale, le motivazioni che spingono a stringere legami duraturi, il senso di colpa e la necessità di accettare le scelte altrui anche quando sono in contrasto con le proprie. Il romanzo si conclude suggerendo di mettere le cose a posto perché, se errare è umano, cercare di porre rimedio agli errori, propri ma anche altrui, è un dovere e tale compito talvolta ricade sulle ultime generazioni. Un libro che si legge tutto d’un fiato e tiene in sospeso fino al finale, che è tutt’altro che scontato.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento27/01/2024architettura del romanzo molto ben studiata ricca di colpi di scena ma anche di riflessioni e spunti personali. questo famoso "zio" mai conosciuto ma anche molto isolato, accende la fantasia di tutti i lettori. La riflessione piu' importante e' che bisogna dare una seconda possibilita' a tutti... e soprattutto capire che ci sono degli scheletri nell'armadio di ciascuno che sarebbe meglio non scoprire..Hai trovato utile questo commento?
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3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento22/01/2024
Una piccola formalità
Non tutte le eredita' sono come quella che spettava a Matthew Crawley, che solo in virtù dell'essere maschio divento' proprietario designato di Downtown Abbey". Inizia così la nuova, intrigante, avventura di @alessiagazzola che ho avuto il piacere di incontrare a Roma per la presentazione del libro @librerianuovaeuropa. La nuova protagonista di Una piccola formalità é Rachele, giornalista in carriera che, a differenza di Alice e Costanza (le giovanissime eroine delle serie precedenti) é una trentenne più matura. Un'eredità misteriosa, segreti di famiglia, un legame di lunga data arrivato al capolinea e la comparsa di un aitante notaio, ex compagno di scuola, che risponde al nome di Manfredi Malacarne (azzeccatissimo!). Questi gli ingredienti di una storia frizzante, con sorprendenti risvolti "hot", sullo sfondo di una Milano alla moda. Non doveva essere che una piccola formalità e, invece, ne vedrete delle belle... Per me promosso a pieni voti e consigliato per iniziare l'anno in allegriaHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato