Si stima che nelle foibe abbiano trovato la morte migliaia di persone 'cancellate' dalla memoria dei posteri dalla barbara mentalità con cui ebbero sommaria sepoltura. Nel v.
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le vicende di alcune vittime, attraverso diari e testimonianze della metà del secolo scorso, inoltre viene dato ampio spazio alle storie delle 'infoibate' come Norma Cossetto, Mafalda Codan, le sorelle Radecchi. Queste storie sgnificative raccontano di una doppia rimozione, del silenzio calato per decenni sulle Foibe e, prima ancora, del naturale riserbo che si imponeva alle vicende personali delle donne dell'epoca.