Rispetto agli altri romanzi di Joël Dicker non sono riuscita a collegarmi emotivamente con i personaggi, né ho amato la trama che ho trovato davvero poco credibile.

Romanzo avvincente dalla trama imprevedibile e con risvolti "a sorpresa". La scrittura di Dickens è, come sempre, scorrevole e dimostra la consueta proprietà di linguaggio che consente una lettura agile e senza fatica.

Joel Dicker ci ha abituato a una scrittura strabiliante, asciutta, acuta, ma ricca di colpi di scena. In questo suo ultimo romanzo, che pure è stato in vetta alle classifiche per molti mesi, ci sono alcuni coups de theathre, ma rispetto al solito, forse molto inferiori. Non so se sentissi la mancanza del protagonista di altri romanzi, il caro Marcus Goldman, che ho identificato con l'autore, ma secondo me non all'altezza dei precedenti. Questo non ne fa un cattivo libro, anzi. L'aspetto più rilevante è che non esistono "buoni" o "cattivi" , ma ogni personaggio ha lati oscuri quanto positivi.