Nel v. la storia della conquista mancata del polo sud, termine del mondo allora conosciuto, storia di eroi partiti carichi di pellicce, racchette, sci di legno, cani, provviste, pony siberiani, slitte, grammofoni, macchina fotografica, pianoforte, libri, medicine e del sogno di raggiungere la mèta che non era solo geografica.
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Da gennaio 1911 a marzo 1912 il gelo polare mise alla prova la resistenza degli uomini alla ricerca del limite del mondo. Attraverso la voce e lo sguardo di un narratore spettrale innominato, capace di attenzione e intima pietà, nel v. la spedizione del capitano britannico Robert Falcon Scott, che, il 17 gennaio 1912, dopo un viaggio di 750 miglia attraverso le distese dell'Antartide, raggiunse il polo sud insieme a quattro compagni. Durante il viaggio gli uomini scuoiano e sezionano i pony per farne provviste, trainano da soli slitte, sfigurati dal gelo e dalle tempeste di neve. Al loro arrivo trovano una bandiera nera attaccata a una stanga di slitta, in quella terra che assomiglia alla fine ultima del mondo. Scott aveva perso, gli inglesi avevano perso, il polo era dei norvegesi, di Amundsen.