Dopo la lettura di questo romanzo di Connie Palmen cambierà il nostro modo di pensare a Sylvia Plath e Ted Hughes, due icone letterarie e alla loro storia d’amore. Nel 1963 Sylvia si uccise nel suo appartamento, interrompendo la sua giovane vita, tormentata dalla depressione e caratterizzata dalla tempestosa relazione con il poeta Ted Hughes, che negli anni successivi venne sempre indicato come causa del suicidio per le sue infedeltà, e che non ha mai testimoniato la sua verità sul loro matrimonio, sepolto sotto chiacchiere e sensazionalismo. Connie Palmen racconta la sua versione dei sette anni insieme, delle vertiginose altezze raggiunte, ma anche delle abiezioni di due anime tormentate.

Non può che essere appassionante la storia di questi due poeti tanto dotati quanto maledetti. Bravissima l'autrice a dare finalmente voce a Ted Hughes, che non vuole necessariamente discolpare dalle varie e forse eccessive accuse a lui rivolte per il suicidio di Sylvia Plath. Ci rende invece partecipi della loro grande unione e passione. Libro premiato meritatamente in Olanda, patria dell'autrice, come romanzo dell'anno.