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Troppo freddo per Settembre

De Giovanni, Maurizio

Giallo Giulio Einaudi editore 2020

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Cacciarsi nei guai, poi, quando tutto sembra perduto, risolvere la situazione con un colpo di genio e una buona dose di follia: non fa altro Gelsomina Settembre, detta Mina, tanto coscienziosa quanto incantevole – e suo malgrado provocante – assistente sociale presso il Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest (per inciso, del Consultorio Est non c'è traccia). [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    23/03/2021
      

    IL VECCHIO E LA NIPOTINA

    Mina Settembre, piena di umanità, nella sua attività nei Quartieri incontra tante differenti realtà. Questa indagine è intrigante quanto temeraria. L'anziano trovato morto si è ucciso, si è lasciato andare alla morte o è stato ucciso? In questa varia e dolente umanità, tra odi malcelati e passioni che devono sbocciare, Gelsomina -alias Mina- si muove con la delicatezza di una farfalla e capisce, risolve. Ben differente dalla gioiosa immagine della fiction televisiva ( godevolissima, certo, ma diversa dai racconti di De Giovanni), tra farsa e tragedia, tra ironia e impegno, costituisce una ottima occasione per trascorrere piacevolmente qualche ora.
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Dario Tramacere

    11/02/2021
      

    Luci ed ombre

    Questo nuovo romanzo incentrato su Mina Settembre comincia sulla falsariga del precedente. Il costante richiamo all’ironia (se non al sarcasmo) riscontrato nel precedente romanzo ben si conciliava col desiderio di farci conoscere quel «mondo di fatica del vivere» enunciato e annunciato dalla presentazione e, allo stesso modo, poteva essere appropriata (e non degradante) la definizione di «maschere farsesche» con cui i personaggi erano stati presentati. E tra le maschere, incidentalmente ma palesemente, figurava anche l’emula di un noto personaggio di Luciano De Crescenzo. Nei racconti di De Crescenzo, però, il tono ironico mai perde di leggerezza, mentre l’esasperata ripetitività (soprattutto nella prima parte del romanzo) qui finisce con l’aggravare il tenore. Fortunatamente, con il progredire delle pagine la narrazione prende corpo e la storia da raccontare esprime tutta la sua significatività. Il tema è interessante: può un uomo di camorra, parente ed erede designato di un boss, sottrarsi al proprio destino scritto praticamente da sempre (e non da lui, ma «contro» di lui)? La protagonista delle pagine è ovviamente Mina, ma devo dire che le più interessanti sono quelle che vedono coinvolto il camorrista, sua madre e sua moglie. Geniale quanto (come al solito) temeraria la soluzione ideata da Mina, spalleggiata dalle amiche ancor più che da Mimmo, Rudy e l’ex marito; ma decisamente coraggiosa anche la scelta della moglie del camorrista, che rende la soluzione attuabile. Anche stavolta, insomma, la pazienza e la fiducia nelle doti del creatore di Mina sono state ripagate a sufficienza.
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  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    30/10/2020
      

    Suicidio o omicidio?

    Terzo romanzo dedicato a Mina Settembre, l'assistente sociale dal fisico mozzafiato ma con le idee un po' confuse riguardo il collega che le ricorda Kevin Costner. Giallo divertente e leggero, Maurizio De Giovanni in queste serie abbandona le atmosfere un po' cupe che lo hanno fatto conoscere attraverso i romanzi con il Commissario Ricciardi. Qui si sorride molto, la storia è infarcita di ironia e leggerezza, anche se si parla di malavita, camorra e famiglie terribili. Godibilissimo.
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