Indiscussa regina per circa mezzo secolo del nostrano romanzo d'appendice, Carolina Invernizio, con le sue sensazionali vicende di peccato, perdizione e delitto -più o meno spruzzate, a seconda dei casi, di giallo, di nero, di rosa -fu tra i primissimi ad avventurarsi sulla scena del proto thriller all'italiana, attingendo con innegabile fiuto al feuilleton d'oltralpe e alla cronaca scandalistico-giudiziaria del tempo, in un accumulo di effetti kitsch spesso involontariamente comici ma anche paradossalmente geniali...
I racconti qui proposti da Riccardo Reim sono davvero delle chicche esmplari da leggere con franco divertimento e con curiosità e passione, alla riscoperta di una scrittrice che come pochi altri volle e seppe essere davvero popolare.