1939 nella Germania nazista: tutto il Paese è col fiato sospeso e la morte non ha mai avuto tanto da fare. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, un libricino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del piccolo cimitero.
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Liesel non ci pensa due volte perchè le pare un segno e prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Comincia così la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria. Prima strappa i libri ai roghi nazisti, perché ai tedeschi piaceva bruciare cose, negozi, sinagoghe, case e libri; poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, ed interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo e, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - il v. è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.