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Storia di Sergio

Bucci, Andra

Letteratura per ragazzi Rizzoli <casa editrice> 2020

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Sergio ha sei anni quando, un giorno, la sua vita cambia per sempre. La Seconda guerra mondiale è in corso, suo padre è stato fatto prigioniero e lui e la mamma decidono di trasferirsi da Napoli a Fiume per stare insieme alla nonna, gli zii e le cugine Andra e Tati, perchè lì credono di essere più al sicuro. Invece una notte arrivano i rastrellamenti e vengono portati via. [...]
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    03/03/2021
      

    LA CURA DEL PASSATO

    In tanti conoscono la storia di Sergio, il bambino che nel campo di concentramento di Neuengamme fece un passo avanti alla domanda delle SS “Chi vuole vedere la mamma?”. Il bambino, senza saperlo, sarebbe stato vittima di esperimenti sulla tubercolosi insieme ad altri diciannove bambini e infine ucciso barbaramente negli scantinati della scuola di Bullenhuser Damm. Per la prima volta, però, in questo libro e in questa edizione, di Andra e Tatiana Bucci, anch’esse deportate, è stata narrata la storia di Sergio De Simone e di tutti i venti bambini usati per gli esperimenti. Il libro, un documento importantissimo per i giovani, ricostruisce nella prima parte la storia di Sergio dai giorni precedenti alla deportazione sua e della famiglia, fino al drammatico epilogo. Pur nella sua drammaticità, la storia è una testimonianza doverosamente importante, da non dimenticare. La seconda parte del libro, riporta dettagliatamente la storia di tutti i piccoli, ricostruita scrupolosamente dal giornalista Günther Schwarberg con sua moglie l’avvocato Barbara Hüsing, testimonianza storica fondamentale che ha costituito prove schiaccianti nel processo contro il medico nazista Kurt Heissmeyer e i suoi assistenti; hanno fatto ammalare volutamente i venti bambini come cavie umane, per poi disfarsene impiccandoli. In tanti provano a dimenticare, ma è impossibile, il bisogno della verità riaffiora prima o poi, anche se soltanto nel 1966 il medico nazista fu condannato all’ergastolo. È una delle numerose vicende che ancora oggi sono pugni nello stomaco. Per questo, il fratello di Sergio, Mario De Simone, nella prefazione al libro ha scritto una dedica speciale a tutti i ragazzi. “… voglio rivolgermi ai ragazzi che leggeranno questa storia, con la speranza che essa solleciti in loro lo spirito di ricerca dei fatti e costituisca un argine al negazionismo e al razzismo che sono sempre dietro l’angolo.”.
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