Questa mattina, seduta su un bel divano rosso, affacciato su Via Clementina. ho scoperto, per dir così, Ada Negri. Nella forma di un volumetto di poesie che le raccoglieva, in antologia, un poco tutte quante, Mi sono perduta nella lettura alata di una poetessa tanto famosa nel Primo Novecento e ora abbandonata, dimenticata, sepolta quasi. Io imparavo le sue poesie alle elementari con la mia dolce maestra Poesio. Poesio-Poesia. Rileggendola oggi che ho i capelli macchiati d'argento, ritrovo il garbo e la dolcezza di questa Ada (tra l'altro assai bella) gentile, che visse, ebbe una figlia e una famiglia, e mori in un freddo giorno di gennaio. Bellissime, alcune poesie, in parole tintinnanti e di campanella, mi accompagneranno in questa giornata. Per tutte, una "Campanello", in cui il dolce richiamo di una campanella d'argento, fa scorrere a ritroso il tempo e Ada torna piccina, con "treccia al dorso, occhi ridenti pieni d'aprile" e sogna di poter andar per sempre sul cammino, nel bel pieno fiori dell'incanto infantile...