Il v. è una lettera d'amore alla propria madre adottiva, il racconto di un'incolpevole caduta nel Disamore e dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. E' la storia di una perdita e non di un disamore. Chi scrive è una bambina adottata che ama immensamente la propria madre. Poi c'è una ferita primaria e la madre non crede più all'amore della figlia.
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Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine. Chi scrive rivede oggi la madre con gli occhi di donna adulta, non più solo come la propria madre, ma come donna adulta a sua volta con una propria storia, propri dolori e le proprie gioie...