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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento17/10/2024
Tra due mondi
Vinte alcune resistenze iniziali, prima fra tutte, quella di accingersi alla lettura di un'opera di oltre 1000 pagine, si resta poi completamente catturati dalla fitta trama di eventi e personaggi che ci obbliga a mantenere sempre alta la soglia di attenzione. Tra giochi machiavellici e ambiziosi progetti di colonizzazione religiosa, assistiamo allo scontro tra civiltà, ma anche ai primi tentativi di reciproca scoperta e comprensione delle differenze tra culture così profondamente diverse. Laddove l'accettazione del karma sembra l'unica via possibile per la sopravvivenza, si insinua il dubbio di un'altra possibile rivendicazione del valore della singola persona e di quei principi di compassione e solidarietà in grado, nonostante tutto, di segnare la differenza tanto per chi agisce che per chi riceve. La voce dei protagonisti è resa in modo efficace, ma talvolta poco agevole, attraverso un mix di "pensiero solo pensato" e dialogo vero e proprio. Attenta è la descrizione del paesaggio, delle atmosfere e di tutti quegli elementi naturali che, da sempre, ricolleghiamo nella nostra mente al Giappone. Un libro da leggere e, forse, anche da rileggere.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento21/11/2022
Il karma è il principio della conoscenza. Poi viene la pazienza. Chi è paziente è forte, Anjin-san.
Probabilmente, causa il tipo di stile di scrittura di Clavell, Shōgun è uno di quei romanzi che si apprezza da subito o lo si abbandona. O lo si trova avvincente o lo si subisce come un prolisso oceano di pagine. Oceano misterioso che anche il protagonista John Blackthorne si appresterà a circumnavigare nel 1600. Romanzo d'avventura, storico, politico, religioso ma anche uno scontro tra due culture e due mondi diametralmente opposti. Talmente astrusa la cultura giapponese per una mente di un occidentale che si troveranno non poche incongruenze sui nessi logici della via del bushidō e l'etica che permea la natura dei sudditi dell'imperatore. “Forse per questo amiamo tanto la vita, Anjin- san. Dobbiamo amarla, capite. La morte è parte della nostra aria e del nostro mare e della nostra terra. Dovete saperlo, Anjin-san, in questo Paese di Lacrime, il nostro patrimonio è la morte” E forse la magia sta proprio nella mente di Blackthorne così pronta ad essere cosmopolita e abbracciare suo malgrado le usanze di questo nuovo mondo ignoto. Cambierà nome (Anjin-san, letteralmente "signor Pilota"), Status e rispetto, in primis per convenienza poi per convincimento, vissuto sulla sua pelle, che non tutto quanto gli è stato insegnato nella sua Europa cattolica è valido e corretto. Piccolo off-topic: Citando Daniel Goleman, Blackthorne ha un'intelligenza emotiva e un pragmatismo fuori dal comune. Ma sarebbe riduttivo parlare solo del protagonista. La bellezza di questo libro sta nel corollario dei personaggi secondari, così sfaccettati e complessi. Su tutti: - il Machiavellico Toranaga, - la Conflittuale Mariko, - Padre Alvito, gesuita portoghese interprete ufficiale e il mio preferito: - Il pilota della Nave Nera Vasco Rodrigues, il portoghese con la sua morale (reso superbamente nei dialoghi nonché il mio preferito). E sono proprio i dialoghi e le azioni svolte dai personaggi a renderli unici, sfaccettati e comprensibili. Lo stile di scrittura di Clavell è volutamente molto prolisso e dettagliato. La scelta penso sia dovuta al voler aumentare, a tutti i costi, il grado di immersione nel contesto. Il lettore diviene prima gli occhi di Blackthorne e poi l'occhio sospeso tra due mondi. Provate a seguire il vostro karma e magari leggendo questo romanzo raggiungerete il vostro wa (“armonia”). P.S: i personaggi principali sono ispirati ad avvenimenti storici realmente accaduti. Il richiamo al medioevo Giapponese sembra sia abbastanza fedele ma ci sono delle incongruenze storiche. P.P.S: alcuni dialoghi sono in lingua giapponese per aumentare l'immersione nel contesto. Stesso discorso per la terminologia di usanze e stili di vita nipponici lasciati nella loro lingua madre. P.P.P.S: I refusi e alcuni passaggi nel testo pongono dubbi sulla traduzione.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato