L’autrice canadese ha condotto una inchiesta meticolosa e vasta sulla storia mondiale del XX secolo. La narrativa non lascia spazio ad interpretazioni e/o edulcorazioni. Il linguaggio è denso, efficace, incisivo e spesso lapidario. L’ argomento riguarda la guerra economica che ha strategie e modalità operative peculiari ma non chirurgiche. Il capitalismo neoliberista brama le ricchezze naturali dei territori che aggrediscono. I governi non compromessi sono rovesciati. Le zone interessate dall'inchiesta sono prevalentemente aree sudamericane e del medio oriente. Le conseguenze per le Nazioni vinte con la strategia “shock economy” non sono diverse da quelle delle guerre armate del passato. Il titolo è forte, ma vi sono narrati nel testo altri numerosi e subdoli traumi che sgomentano e terrorizzano le popolazioni ignare dei Paesi aggrediti. Ai fatti descritti seguono le analisi dei protagonisti (attivi e passivi) con le motivazioni divergenti e le modalità esecutive. I pareri dei politici e degli intellettuali sono divisivi e contraddittori. Il voluminoso libro merita essere letto per chi ha a cuore l’approfondimento della storia moderna taciuta in parte dai media; la documentazione in calce è ampia; la lettura, seppur agile, richiede comunque impegno e coraggio per i numerosi episodi amorali e tragici.

Leggere Shock Economy credo sia doveroso. I meccanismi illustrati ci pongono il problema di come attuare una cittadinanza attiva nel migliore dei modi possibili. Invidio a Naomi Klein la sua capacità di analizzare le dinamiche in maniera geniale. Vi invito a leggere anche il suo "Recinti e finestre" ( oltre che il celeberrimo "No Logo" ). Per quanto riguarda il suo ultimo lavoro "Una rivoluzione ci salverà" ci stò ancora riflettendo. Il cambiamento climatico non è altro che il risultato delle dinamiche economiche denunciate in "Shock Economy" ma buona lettura comunque.