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Biller, Maxim

eBook Sellerio Editore 2020

epub protetto con DRM Adobe

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Una famiglia di ebrei russi che scappa dall’Est all’Ovest. Un uomo condannato a morte, forse tradito da uno dei propri figli. Misteri e dicerie che si tramandano di generazione in generazione. Maxim Biller trasforma in romanzo la storia della sua famiglia, per svelarne gli enigmi.
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  • 0 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    26/07/2023
      

    Commovente, ironico, ben scritto

    C’è un nucleo molto commovente in questo recupero amorevole della storia di famiglia nella bufera della Storia che tutto spazza via: “Che cos’avrei fatto io in realtà, pensavo, al posto di Dima o dei miei genitori? Sarei rimasto, sarei fuggito, se i comunisti mi avessero preso avrei denunciato i miei amici e parenti più stretti?”, si chiede il quindicenne Maxim, rivelandoci l’intima pena di chi ha subito le costrizioni dei regimi totalitari. Un viaggio profondo e malinconicamente bello per il lettore, pur essendoci anche – come in tutte le famiglie – momenti ironici e buffi che faranno sorridere.
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    16/09/2020
      

    Deludente

    Storia di una famiglia russa, di religione ebraica, che cerca a più riprese di raggiungere l'Occidente. Il nonno, un trafficante di valuta, ad un certo punto viene scoperto, arrestato, e condannato a morte. Qualche tempo dopo, anche uno dei due figli rimasti in Russia viene arrestato, e liberato dopo 5 anni. Uno dei nipoti (a fine libro si scopre invece che sono due) vorrebbe capire chi ha tradito il nonno e lo zio, e i maggiori indiziati sono proprio i suoi parenti. Tutti accumunati dalla paura di scoprire la verità, preferiscono fare illazioni, e tacere, o al massimo proferire mezze parole, che rendono la vicenda sempre più confusa. Dalla Russia alla Cecoslovacchia, e poi in Germania e Svizzera, l'indagine non porta a nessun risultato, resta solo un gran senso di angoscia. Se l'autore voleva descrivere la paura, e l'angoscia che si respira sotto una dittatura, ci è sicuramente riuscito, ma credo che il libro volesse anche raccontare altro, ma si perde tra mille salti temporali, personaggi incapaci di comunicare, storie parallele che offrono davvero poco.
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