I racconti compresi nella raccolta "Sangue" rappresentano una tappa importante nel percorso narrativo di Malaparte, un momento di passaggio dalla prosa d'arte delle opere brevi degli esordi ai più complessi romanzi della maturità.
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È in queste pagine che per la prima volta si rivela la capacità dello scrittore di Prato di cogliere il lato morboso e inquietante dell'esistenza umana, colta nel suo aspetto più appariscente: il sangue, appunto, elemento sacrificale e documento catartico di una sofferenza ancestrale. Il libro contiene uno scritto di Giuseppe Prezzolini.