I cappellani militari sono antichi quanto gli eserciti perchè sacerdoti e religiosi hanno seguito le armate in tutte le guerre per provvedere alle necessità spirituali dei combattenti. L'imperatore Costantino fu il primo a codificare il loro ruolo e li volle vicino a sè anche nel fragore delle battaglie.
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Nell' Alto Medioevo furono definiti 'cappellani' perchè custodivano la cappa di San Martino, portata a mo' di bandiera dagli eserciti dei Franchi e da allora furono stabilmente addetti all'assistenza morale dei militari, dei quali hanno sempre condiviso le sorti anche col sacrificio della vita. L'anticlericale Garibaldi li inserì tra le sue camicie rosse, il framassone Thaon di Revel li arruolò nella marina, D'Annunzio li esaltò nei suoi versi, il laico Crispi li mobilitò per la campagna d'Africa, il miscredente Mussolini li inserì tra le sue camicie nere. In tutte le guerre questi pacifici propagatori del vangelo hanno scritto pagine ammirevoli di carità cristiana e di eroismo patriottico. Negli ultimi ottanta anni della storia d' Italia si contano più di 6000 cappellani militari, fra cui il givane Roncalli, futuro pontefice Giovanni XXIII, una dozzina di cardinali, numerosi vescovi.
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