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Ritorna : [romanzo]

Benchetrit, Samuel

narrativa Neri Pozza <casa editrice> 2019

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Nell'odierna Parigi, ogni notte, uno scrittore affida ai propri quaderni una dettagliata lista di buoni propositi che al mattino, passati i fumi dell'alcol, si rivelano del tutto avventati. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento

    Barbara Peti

    16/06/2020
      

    diciamo che la cosa che mi ha piu' colpito e' l'insistenza del fallimento. Un uomo che si rende conto di essere un fallito almeno cerca di venirne fuori.. questo il nostro narratore-protegonista non lo fa. Peccato.. sarebbe stato un romanzo migliore invece prende vita solo quando si parla del figlio e del minimo barlume di amore che alla fine risveglia il nostro protagonista. Mi aspettavo di meglio dalle critiche.
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    21/10/2019
      

    Colpo di fulmine

    Un libro che ti attraversa come pochi, un vero colpo di fulmine. Inizi a leggerlo e non vorresti più smettere, ti costringe a rallentare per arrivare all’ultima pagina il più tardi possibile. La trama è solo un pretesto, Benchetrit usa uno stile tragicomico per raccontarci di solitudini urbane, di genitori smarriti, di follie mediatiche, scrittori in crisi e molto altro. E persino un personaggio imprevisto come un’anatra fa la sua degna figura tra le pieghe di questo imperdibile romanzo.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    24/07/2019
      

    Uno scrittore mezzo fallito (mezzo perché comunque ha pubblicato un romanzo ormai introvabile) è il protagonista di Ritorna. Essendo un grafomane ma anche un alcolista, ogni notte fa liste di buoni propositi, che l’indomani disattende puntualmente. Gli sembra di non essere importante per nessuno, tranne forse per l’impiegato dell’agenzia delle entrate che lo tartassa perché paghi i suoi debiti. Stranamente un giorno un produttore televisivo decide di trarre una serie tv dal suo primo romanzo, Cemento armato, basandosi solo sul sentito dire, dato che non l’ha mai letto. Comincia così una ricerca del volume da parte dell’autore, che lo porterà a risentire l’ex moglie, che lo insulta e avvilisce anche a distanza, a visitare case di riposo e persino a leggere a vecchiette assonnate i libri della concorrenza. Per fortuna il nostro scrittore ha un figlio, un ragazzo di circa 18 anni che ha deciso di fare un giro in solitaria dell’Europa e che invia al padre delle mail con racconti dei suoi viaggi. Sarà proprio grazie a questo rapporto epistolare elettronico che lo scrittore capirà l’importanza del suo legame col figlio e scoprirà di non essere un fallimento. Questo romanzo fa sorridere e commuovere allo stesso tempo, è scanzonato e profondo.
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