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Rancore

Carofiglio, Gianrico

Giallo Giulio Einaudi editore 2022

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Un barone universitario ricco e potente muore all'improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. [...]
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  • 4 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento
    23/10/2022   

    Un grande boh ?

    Libro che non è facile lasciare senza finirlo ,Il dialogo tra Penelope e Lisa è così coinvolgente che sembra di essere lì. Però a mio modestissimo parere ci sono più storie che si sovrappongono. Avrei preferito una soluzione chiara sul rapporto tra Penelope e Lisa. Perchè poi il medico dovesse confessare ?
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  • 3 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    13/10/2022
      

    Per chi ama questo autore, e non solo, da leggere assolutamente. Non ha solo una trama avvincente: come al solito, è scritto veramente molto bene e questo rende la lettura un piacere assoluto.
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  • 4 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento

    Alberto Luzzi

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    02/10/2022   

    Si. Certo. Il titolo...

    ..ce lo ritroviamo in fondo al racconto. Alla fine del libro tutto viene svelato. Il rancore. Quel sentimento sordo, persistente. Che ti brucia la vita. E che nasce da molto tempo prima. E niente lo fa sfumare. Anzi. Ogni avvenimento lo rafforza. Ma io ho trovato in questo libro un altro elemento. A mio avviso più importante perché più generalizzato. Direi comune se fosse di una facile percezione. La felicità. Che non esiste o se esiste lo è per pochi attimi. Parlo del viaggio verso la felicità. Prima cosa. Ti devi accorgere che non sei felice. La bella casa, i figli sistemati, l'assenza di preoccupazioni economiche. La salute. Importante. E te ne accorgi soltanto quando, crudelmente, c'è qualcosa o più di un qualcosa che non va. Devi volerla. Devi sapere che esiste e la vuoi. Devi considerarla un tuo diritto. Devi anche sapere che, molto probabilmente, non ce la farai. Ma importante, chi l'ha detto ?, non è la destinazione ma il viaggio che fai. Ti metti in discussione. Ti guardi cinicamente. Ti basta ? Non è poco e non è male. Va bene. Fermati allora. Va bene anche così. Ma se vuoi quel sorriso che sai che esiste, che c'è, se vuoi quella testa capace di tenerti testa ovunque tu vada, se vuoi quel corpo, inossidabile e lungo ci devi provare. Essere tristi, più o meno consapevolmente (ma si è sempre consapevoli, lo sai, ma te lo fai andare bene ugualmente) ci rende ridicoli. Vero. Sembriamo dei burattini che recitano a soggetto. Senza farsi tante domande e non rispondendo a nessuna.
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  • 9 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento
    18/06/2022
      

    NUOVA INDAGINE PER PENELOPE

    Con la piacevolezza e lo stile limpido che lo contraddistingue, Carofiglio ripropone in un secondo romanzo - lo speravo - il personaggio di Penelope Spada, una ex PM, dai tratti decisi eppure solitaria e fragile. La sua attuale attività è quella di investigatrice. Il romanzo appare più strutturato rispetto a quello di esordio; è ovviamente chiaro che gli elementi più rilevanti non sono insiti nell'indagine, ma nel racconto delle giornate e delle riflessioni di Penelope. Durante le indagini finalmente la donna ci rivelerà il particolare scottante che l'ha costretta ad abbandonare la Procura e il suo lavoro e inoltre vengono svelati, per cenni, altri elementi del suo passato. Il filo conduttore, la ricerca della verità in questo caso riguarda la morte di un noto e ricco chirurgo, soprattutto in vista della spartizione della ingente eredità. Tutto ciò conduce la protagonista (e il lettore) a interrogarsi sugli sbagli commessi nella vita e sul sapersi perdonare. Romanzo complessivamente piacevole, con un finale aperto, che sicuramente ci predispone a un nuovo caso da svelare.
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  • 2 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento

    Bruno Umana

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    14/05/2022
      

    Penelope Spada un personaggio umano

    Quando dico umano è perché Penelope la prima della classe sbaglia e rovina tutto e questo me la fa piacere, poi nel romanzo entra Alessandro amante dei libri che per certi versi mi ricorda l'avvocato Guerrieri. Bella anche l'immagine grafica del libro.
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  • 9 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento

    Elena Anna Nazzaro

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    21/04/2022   

    La verità

    Lettura piacevole, nello stile di Carofiglio, un giallo a tutti gli effetti, una scrittura scorrevole, leggera e trascinante. La protagonista è sempre lei, Penelope Spada, una ex-PM caduta in disgrazia, che con coraggio riesce a re-inventarsi e ad uscire fuori dal limbo dove si era rifugiata. Penelope è una donna sola, ma non soffre la solitudine; è una donna fragile piena di umanità, ma allo stesso dura, a volte troppo, con sé stessa. Accanto a lei c’è Alice, la sua cagnolina, compagna fedele di lunghe passeggiate in una Milano deserta, anello che farà nascere una nuova amicizia con Alessandro, un maestro elementare incontrato al parco durante uno dei suoi frequenti allenamenti. Quasi alla fine del romanzo emerge, come un colpo di scena, il “rancore”; quel sentimento di odio, sdegno, risentimento profondo, non manifestato apertamente, ma tenuto nascosto e quasi covato nell'animo. Quel sentimento che può portare ad uccidere. «Cosa vogliono le vittime dei reati? Le persone ingiuriate dal crimine, quelle che hanno perso i propri cari o la propria dignità? La punizione dei colpevoli? Certo, anche questo. Ma la punizione – la vendetta piú o meno regolata dalle leggi – è in gran parte un’illusione ottica. Ciò che le vittime vogliono davvero è la verità. L’unica cosa che nel lungo periodo è capace di guarire le ferite, di placare il dolore». Letto in modalità e-book utilizzando la risorsa MLOL di Roma Culture.
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