biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

Quaderno proibito

De Céspedes, Alba

narrativa Arnoldo Mondadori editore 2022

Valuta questo titolo

«Ho fatto male a comperare questo quaderno, malissimo. Ma ormai è troppo tardi per rammaricarmene, il danno è fatto»: con queste parole inizia il suo diario Valeria Cossati, la protagonista di questo romanzo, una donna della classe media nell'Italia degli anni Cinquanta. [...]
  • Lo trovi in
  • Scheda
  • Commenti
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra.
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
  • 25/04/2025   

    La scrittura è rivoluzione

    La storia di Valeria inizia con una trasgressione: una domenica, Valeria acquista da un tabaccaio un quaderno che non poteva essere venduto in quanto il tabaccaio, la domenica, era abilitato a vendere solo tabacchi e non altri articoli. Per Valeria, il quaderno è la chiave per trovare un posto tutto suo, dove trasferire i suoi pensieri. Scrivere la sua mente, darà a Valeria la forza e la consapevolezza per comprendere e analizzare il suo ruolo di donna, moglie e madre. Il primo problema è dove nascondere il quaderno, Valeria pensa anche nel sacco degli stracci da lavare, ma è un posto umile per un oggetto prezioso. La scrittura fa sorgere in Valeria forti sensi di colpa, il timore di togliere tempo al suo essere moglie e madre. Valeria ha paura di essere scoperta e giudicata, e anche derisa. La scrittura permette a Valeria di trattenere nella memoria ciò che è accaduto durante la giornata, osservare e capire il perché di fatti e parole. Riesce a vedere meglio la vita, anche in senso più positivo. Il quaderno le suscita sentimenti contrastanti. Le pagine bianche l’attraggono, sono pronte ad accogliere i suoi pensieri, ma, nello stesso tempo, la sgomentano, come una strada sconosciuta. Le trasmettono il piacere di smarrirsi nella certezza di essere viva. Valeria si scontra con la figlia che lotta per una libertà fuori dagli schemi tradizionale del conformismo. Valeria non ha mai avuto delle idee personali, si è sempre appoggiata ad una morale appresa da bambina o alle idee espresse dal marito. La figlia rivendica autonomia intellettuale e indipendenza economica. Valeria si sente più in sintonia con il figlio, tradizionalista e conservatore il quale, tuttavia, le riserva la sorpresa di un evento fuori dagli schemi borghesi e convenzionali che Valeria ha sempre accettato senza mai metterli in discussione. (mette incinta la sua fidanzata, docile e sottomessa). Il rapporto con il marito è apparentemente solido ma segnato dall’insoddisfazione e dall’allontanamento fisico. Il marito la chiama Mammà e questo disturba Valeria. Consiglio la lettura del romanzo per scoprire il finale del cammino interiore di Valeria attraverso la scrittura.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento
    04/07/2024
      

    Auto-rivoluzione

    Autrice italo-cubana di grande spessore narrativo e intellettuale, vissuta nel secolo scorso, che riesce a far vibrare le corde emozionali del lettore. Eccellente romazo. Sette mesi di scrittura diaristica rovesciano progressivamente la propria vita, mette in discussione il presente e il passato, osserva ciò che prima era trasparente ed annota tutto, solo per sé. Il diario rispecchia plurime personalità di Valeria Cossati, protagonista della storia, in cui palesa un tiepido aspetto rassicurante e una interiorità ruvida e violenta. Questa lotta dura e lacerante la sfianca e, al contempo, la illumina.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento
    25/03/2024
      

    Il potere sovversivo della scrittura.

    Che piacevole scoperta questo romanzo! Attraverso una prosa fluida ed elegante, l'autrice ci conduce trasporta in una storia che cattura l'attenzione sin dalle prime pagine. La protagonista, Valeria Cossati, rappresenta una donna in bilico tra i molteplici ruoli che la società le impone: moglie, madre, impiegata. Valeria è una donna spenta, esausta, che ha perso la sua identità nel matrimonio. Tuttavia, è attraverso un gesto apparentemente insignificante - l'acquisto di un quaderno nero lucido in un tabaccaio - che Valeria inizia a ritrovare se stessa. Il quaderno diventa per Valeria non solo uno strumento per raccontare la storia della sua famiglia, ma anche un rifugio dove esprimere la sua frustrazione e il desiderio di libertà. La sua scrittura diventa una forma di ribellione contro una società patriarcale che la vuole solo moglie e madre; attraverso le sue parole, Valeria prende coscienza di sé e inizia a desiderare una vita più autonoma e appagante. Il romanzo è ricco di contrasti: la frustrazione di Valeria si contrappone alla speranza di un futuro più libero rappresentata dalla figlia Mirella. La scrittura introspettiva della de Céspedes ci permette di esplorare le contraddizioni interiori della protagonista e quelle della società dell'epoca, che, purtroppo, in parte persistono ancora oggi. "Quaderno proibito" non solo intrattiene con la sua storia avvincente, ma è denso di spunti di riflessione su questioni cruciali legate all'identità, alla libertà individuale, al ruolo delle donne nella società. Non ultimo, quello sul potere della scrittura! Il romanzo nasce come storia a puntate su una rivista dell’epoca, La settimana Incom Illustrata, pubblicata settimanalmente da Dicembre 1950 al Giugno del 1951, riscuotendo già allora un grande seguito. In conclusione: una lettura molto piacevole e coinvolgente. Consigliato a chiunque sia alla ricerca di un romanzo denso di significato e potenza narrativa.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 7 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    26/12/2023
      

    libro unico

    È un libro unico, soprattutto se si pensa all'anno in cui è stato scritto. Ha una potenza sorprendente e la lettura è scorrevole. Attraverso la scrittura del suo diario la protagonista compie un viaggio dentro di sé e analizza la realtà circostante con lucidità e passione, è impossibile rimanere indifferente a questa storia
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 11 / 11 utenti hanno trovato utile questo commento
    06/03/2023
      

    i tempi cambiano ma le relazioni familiari non cambiano mai.

    Valeria è una donna di 43 anni ed è la voce narrante del romanzo scritto in forma epistolare. Dal giorno che Valeria compra di domenica un quaderno dal tabaccaio, Un'attività proibita nei giorni festa, annota su quel diario tutto ciò che non può condividere con gli altri. Lei è una madre, una moglie, che dà tanto agli altri e soprattutto alla sua famiglia ma non ha tempo per se', è un diritto che non le appartiene. Purtroppo non ha quella stanza tutta per sé dove riflettere o riposare. In questo quaderno scrive, nei momenti rubati, le sue preoccupazioni riguardanti la sua vita, la sua famiglia, le sue preoccupazioni, le relazioni con le persone a lei piùvicine.. È un modo per capire che donna e che madre sia nella vita di tutti i giorni, "che passano come un battere di ciglio". Ho trovato questo scritto grazie ad un podcast e dalla lettura di Nadia Terranova dell'incipit, non mi sarei aspettata di leggere un romanzo così bello, intimo e così potente: così giusto per i miei tempi e interessi. Sono interessata all'evoluzione e rivoluzione femminile dell'ultimo secolo e ho adorato il libro: ci sono tre generazioni di donne a confronto ai tempi del secondo dopo guerra. Cit. "Ogni generazione dà la colpa dei propri fallimenti alla guerra che ha vissuto". Finale che riprende le pagine iniziali, dopo il lungo narrare, e si presenta poetico, saggio. Parole di una bellezza unica e rappresentano un vero tesoro che la scrittrice ci consegna. Sebbene sia stato scritto circa 70 anni fa, mi è sembrato moderno e attuale.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato