Dacia Maraini ha creato un romanzo storico ispirandosi alle vicende di un personaggio vero, una antenata di sua madre. Una donna forte, che riesce a superare la sua sordità, grazie alla passione per i libri. Scrivere diventa la sua maniera di parlare. A otto anni la piccola Marianna viene portata dal padre a Palermo ad assistere ad una esecuzione capitale, nel tentativo di provocarle un trauma che le restituisca la voce e l'udito, persi per un altro trauma due anni prima. Ma il maldestro tentativo non funziona, Marianna resterà sorda e muta. E' nata in una famiglia nobile siciliana, gli Alliata Valguarnera d'Ucrìa, nel 1730, ha un fratello che erediterà il titolo, una sorella che andrà in sposa, una che diventerà monaca, un fratello che sarà anche lui un religioso, ed uno che sarà un militare. A 12 anni viene costretta a sposare lo zio materno Pietro, molto più vecchio di lei, che a metà romanzo si scoprirà essere colui che l'aveva violentata da bambina, causandone la sordità. Avrà 3 figlie femmine ed un maschio, erede del casato. Per cercare di stare alla larga dal marito, che amava la vita palermitana, Marianna si dedica al restauro del palazzo nobiliare di Bagheria, che diventa la sua prigione dorata, dove ha modo di leggere e scrivere, in solitudine, ma con la compagnia dei libri. Tramite l'istitutore dei figli ha modo di leggere testi di filosofi illuministi, almeno fino a quando la famiglia non caccia via questo insegnante. Ma Marianna non si scoraggia. Si invaghisce di Saro, il fratello di una sua cameriera, Fila, ma lo fa sposare per allontanarlo da sé. Fila, che nutre per il fratello un rapporto morboso, cerca di uccidere la cognata, ammazzando invece il nipotino, e viene condannata a morte, ma Marianna riesce a salvarle la vita. La versione audiolibro, con la voce dalla bravissima Piera Degli Esposti, è un gioiellino.