I maestri si mangiano in salsa piccante. Forse per digerirli meglio. Un saggio veramente illuminante sugli aspetti fondamentali che sono alla base dell'ideologia e dell'etica di Pasolini, in particolare l'omosessualità che spesso viene tacciato come vizietto pasoliniano, mentre Belpoliti mostra come sia il fulcro delle sue opere e il nodo attraverso il quale Pasolini osservava la società italiana. Ho apprezzato maggiormente il saggio in cui l'autore spiega il lavoro di Pedriali e Pasolini, del doppio che scaturisce dalle fotografie che vengono scattate al poeta, quasi come se fosse Pasolini che guarda Pasolini, un gioco di figure di un uomo solo che si fa guardare da un altro uomo solo. E penso che il focus sull'ultimo anno di vita di Pasolini, e di conseguenza delle ultime sue opere, non sia un elemento negativo. Anzi, il 1975 è l'anno essenziale per comprendere il corsaro-luterano e tutta la sua pubblicazione precedente.