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Nuoto libero : romanzo

Otsuka, Julie

narrativa 2022

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Gli amanti del nuoto libero sanno che la loro amatissima piscina sotterranea è un luogo quieto, perfetto per il relax e la concentrazione, dove ciascuno gestisce il suo corpo e il suo tempo lontano dal mondo di superficie. È il loro spazio, la loro zona di conforto, la fonte di un benessere superiore. La loro è una vita appartata e felice, vasca dopo vasca, virata dopo virata. [...]
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  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    25/01/2024
      

    Un libro diviso in due parti

    Nuoto libero, ma forse bisognerebbe dire liberatorio, perché secondo Julie Otsuka le piscine sono gli unici posti dove ciascuno può essere davvero se stesso, e riesce a sentirsi libero dagli orpelli e dalle sovrastrutture della vita di ogni giorno. In piscina, mentre si nuota nella propria corsia, avanti ed indietro, avanti e indietro, ripetendo gli stessi gesti, facendo attenzione agli spazi degli altri nuotatori, senza prevaricare nessuno, e senza che nessuno ti prevarichi, sta la vera libertà. Poi però anche quell'oasi di pace interiore può venire incrinata da una crepa che improvvisamente appare sul fondo della piscina, e, a poco a poco, travolge tutti i nuotatori. Tra questi c'è Alice, una donna anziana, che si scopre affetta da demenza fronto-temporale, che a poco a poco perde pezzi di memoria recente. Si ricorda fatti accaduti decenni fa, ma non riconosce i familiari, non sa cosa ha detto 5 minuti prima. E la sua situazione peggiora giorno per giorno, la famiglia, il marito, la figlia scrittrice, non riescono più ad occuparsene, così viene ricoverata in una struttura specializzata in patologie come la sua. La descrizione delle regole, e dell'organizzazione della Residenza Bellavista sono pagine angosciose e ossessive, perché leggendole ci si rende inesorabilmente conto che a ciascuno di noi potrebbe capitare di sviluppare quella forma di demenza, e potremmo finire i nostri giorni in quelle condizioni. Julie Otsuka ha una scrittura pulita, senza parole inutili, scarna, e riesce a raccontare la storia di sua madre in maniera davvero ammirevole e commovente.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Morena Terraschi

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    08/11/2023
      

    E' un racconto molto intimo e personale questo ultimo libro di Jiule Otsuka anche se non è immediatamente comprensibile. All'inizio è una piscina in cui dei"noi" entrano in crisi per la comparsa di innumerevoli crepe sul fondo delle vasche, poi è solo Alice, frequentatrice della piscina, e una "tu" (Otsuka sua figlia) che assiste alla progressiva perdita delle facoltà mentali di Alice, affetta da una forma di demenza degenerativa. Bello.
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