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Nova

Bacà, Fabio

narrativa Adelphi <casa editrice> 2021

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Del cervello umano, Davide sa quanto ha imparato all'università, e usa nel suo mestiere di neurochirurgo. [...]
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  • 0 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    08/12/2023
      

    strano..

    Un romanzo particolare, che esplora l'animo umano... Con una narrazione ben fatto ed in alcuni passaggi sorprendente, che mette in evidenza le ansie e le paure del quotidiano, le ossessioni ed i pensieri persecutori...
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  • 4 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Giorgio Grasso

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    25/06/2022
      

    E alla fine la stella esplose...

    Il percorso di Davide, neurochirurgo affermato con una bella famiglia, ma anche con tanti dubbi esistenziali, è segnato nel momento in cui assiste al salvataggio della moglie dagli assalti di un ubriaco. L'uomo che, con precisa e "chirurgica" violenza, sistema il molestatore, è in fondo, secondo me, l'anima oscura di Davide, colui che ne farà emergere il lato più negativo, ma lo trasformerà in un certo senso anche in un uomo migliore. Il problema è che questo cambiamento, che Davide stesso giudica, con analisi clinica, una sua crescita personale, lo spingerà progressivamente verso la catastrofe. Che deflagrerà inevitabile e distruttrice. Bacà sa scrivere e anche bene, usa un linguaggio non banale, anzi spesso complesso. Ma avvince e conquista il lettore che non si fa spaventare. Stupisce che sia tra i finalisti allo Strega 2022, non credo che vincerà, mentre invece al Campiello, dove pure è nella cinquina, ha tutte le carte in regola. Consigliato
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  • 6 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento

    Maria Attolini

    26/05/2022   

    NOVA

    "A cosa pensa un uomo quando si sveglia? Probabilmente riflettere su di sé, o sulla donna che gli dorme accanto. Davide no. Davide pensa alla morte". Un libro inquietante e allo stesso tempo intrigante e coinvolgente NOVA di Fabio Baca'. Un affascinante viaggio nella mente umana che avvince e cattura per capire dove ti porterà. Cosa succede quando la violenza si insinua nella vita delle persone? Come reagisce un uomo, Davide, un professionista stimato con una vita normale, una moglie e un figlio, davanti alla violenza? In nessun modo, con inerzia, con una totale assenza di reazioni. È vigliaccheria? Egoismo? Crollo di valori? O piuttosto "che per quasi tutti noi la violenza è un fatto emotivamente alieno" e, come tale, da rimuovere? Fino a quando si può continuare a "non vedere, a far finta che certe cose non esistano, solo perché ripugnano"? La consapevolezza di avere un Potere, insito dentro di noi, in cui risiede la violenza che genera Potere farà scattare un cortocircuito della ragione dalle conseguenze impreviste. "Fidati di me, dottore. Impara a cavalcare il tuo Potere, o te ne pentirai. Impara a domarlo, e ti porterà più lontano di quanto immagini". Un romanzo originale e innovativo, scritto con un linguaggio ricercato e particolare che mi ha condotta in un universo letterario, lontano dal mio abituale, che sono contenta di aver esplorato. Una storia dal finale aperto che rimane dentro e che continua a far riflettere anche dopo l'ultima pagina. Libro candidato al Premio Strega 2022 che a mio avviso merita di entrare nella cinquina finalista, e non solo...
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  • 5 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Carletti

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    27/04/2022
      

    Candidato Premio Strega 2022

    Singole tessere di un puzzle ci stanno davanti. Di certo c’è una relazione, ma bisogna trovarla. Nello stesso modo Fabio Bacà per una buona metà del romanzo, offre diversi spunti tematici spargendoli qua e là fra i capitoli. Ogni volta si è portati a pensare di trovarsi di fronte al soggetto, ma è solo quando si arriva a costruire la sequenza dei temi esposti, che si comprende il filo conduttore che li unisce. Già nel prologo appare una domanda che poi diverrà ricorrente, circa gli effetti indotti dalla paura sul comportamento umano, che pos-sono sfociare nella vigliaccheria o nel suo contrario, poiché chimicamente parlando, la percezione di ciò che è il mondo, è del tutto soggettiva (pag. 28). Andando avanti l’autore affronta il dibattito sulla violenza, giustificandone se non la liceità, l’esistenza in rapporto alla parabola cristica “Le nostre anime sono state salvate da un atto di violenza.” pag. 136. Lo spiega ancora meglio quando afferma che “… la violenza è un potere ambiguo, che ha bisogno di essere controllato: se non lo domini, dominerà te. E non puoi controllare qualcosa che neghi a priori. Non puoi gestire una parte di te che rifiuti persino di concepire.” pag. 136. Il dibattito avviene nel momento in cui il protagonista entra in contatto con un’altra figura, solo in apparenza l’opposto di sé, poiché i due personaggi, come in un gioco di specchi, dibattono in maniera divergente per poi mescolarsi nella loro condotta esistenziale. Il successivo tema è la considerazione del Potere, quello che ogni essere umano può risvegliare dentro di sé. Non si tratta del potere conferito dal ruolo, ma di un qualcosa che si intuisce nell’altro a pelle; si annusa come dice l’autore, per cui si capisce in maniera del tutto animalesca e istintiva che, chiunque lo esterni è disposto a mettere in gioco la sua stessa vita. L’ultima considerazione si impernia sulla scelta, quella di ogni uomo conteso fra l’etica del vivere e la sua sopravvivenza a discapito degli altri. La presa di coscienza di questo iter interiore è accolta variamente fra i vari personaggi, che la rifiutano, la negano o l’accolgono, arri-vando a scoprire in quest’ultimo caso, l’esistenza di una parte oscura che soggiorna nelle profondità dell’essere. Dalla consapevolezza della vigliaccheria, coloro che accolgono questa visione giungono a comprendere l’esistenza di una forza cieca che li abita, per poi ri-solversi ad usare il proprio Potere, arrivando infine a fronteggiare la grande scelta: se accondiscendere alla morale imposta dalla collet-tività, o farsi dominare dalla violenza pur di salvare la pelle. “Nova” sta ad indicare un ammasso di materiale stellare che proiettandosi in maniera devastante in ogni direzione, esplode incurante delle conseguenze, perfino verso di sé.
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  • 10 / 13 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    16/04/2022
      

    La violenza, istruzioni per l'uso

    Un ubriaco aggredisce la moglie del protagonista, e lui non muove un dito, si limita ad assistere, senza intervenire. Lei, Barbara, è una logopedista vegana, lui, Davide, un neurochirurgo, hanno un figlio adolescente, Tommaso, e vivono a Lucca. Una famiglia "normale", borghese, apparentemente tranquilla; hanno come vicino di casa un tipo equivoco, Massimo, che gestisce un locale notturno, che è fonte di rumori molesti, con conseguenti denunce, e beghe legali, e ad un certo punto fa una neanche troppo velata minaccia a Davide. Poi arriva Diego, un essere votato alla violenza, un demone capace di tirare fuori dal prossimo il peggio del peggio. Un personaggio davvero orribile, un sadico senza scrupoli. Il libro è un continuo crescendo di tensione, sembra un film hollywoodiano, (il che non è un complimento). A mio parere, questo romanzo è la prova evidente che saper scrivere (dote che non credo manchi a Fabio Bacà) non basta a fare di un libro un bel romanzo. Serve una trama credibile, e una leggerezza nell'affrontare certi temi, che qui manca, purtroppo.
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