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1 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento24/04/2019
Habibi è un'altra storia, e ohinoi non c'è paragone.
Dopo "il porto proibito" questo non ci voleva, e da questi autori non me lo aspettavo. Ridondante e molto italian dreamer favoletta. Il tocco esotico poi: bocciatissimo!! Capisco che Craig Thompson sia un autore magistrale e Habibi sia un capolavoro, ma ispirarsi in modo così sfacciato è una pessima mossa. Se non si riesce ad essere originali meglio optare per un stile più asciutto e... onesto.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
6 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento30/03/2019
Occasione sprecata
Apprezzo l'onesta sincerità del racconto, di una vicenda drammaticamente vissuta sulla pelle, ma gli intenti, pur in buona fede, sono troppo pedagogici, troppo animati dal buon senso e dai buoni sentimenti. Sembra un racconto morale per adolescenti, inoltre troppo sentimentale e al limite del banale. Risvolti da telenovela qua e là con padri ritrovati e conflitti sanati a tarallucci e vino. Anche il segno grafico rivela troppo spesso una matrice disneyana, tante volte guardando Iris, la protagonista femminile, mi tornava in mente Alice nel paese delle meraviglie. Ed è un peccato perché il racconto della Siria, dei suoi problemi, la guerra civile, il senso di appartenenza ad un luogo e la dicotomia tra salvezza personale e voglia di rimanere in una patria pur devastata ad incidere nella risoluzione di una situazione cosi incerta e devastante, sono tutti elementi restituiti con efficacia e grande onestà. Ci sono circa 4 pagine a metà del libro in cui si descrive un viaggio della speranza a bordo di una carretta del mare, dove le immagini e le parole rendono vivo, drammatico e potente quanto raccontato, in modo asciutto ma intenso, senza melodrammi ma mettendo in luce tutte le sfumature del dolore. 3 stellette per quelle 4 pagine e la buona fedeHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato