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No sleep till Shengal

Zerocalcare

Vignette o fumetti Bao Publishing <casa editrice> 2022

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Nella primavera del 2021 Zerocalcare si reca in Iraq, per far visita alla comunità ezida di Shengal, minacciata dalle tensioni internazionali e protetta dalle milizie curde, e documentarne le condizioni di vita e la lotta. [...]
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    08/02/2025   

    Zerocalcare No sleep till Shengan, il seguito di Kobane Calling...

    No sleep till Shengan, il fumetto più venduto del 2022, racconta la storia del complicato viaggio di Zerocalcare (insieme ad un gruppo di italiani) nella terra degli Ezidi, un popolo dimenticato che si trova nel nord dell'Iraq (più esattamente nel Kurdistan, stato non riconosciuto diviso sicuramente fra quattro nazioni: Iraq, appunto, Iran, Siria e Turchia e, secondo alcune interpretazioni storico-politiche, anche Armenia). Gli Ezidi, perseguitati e vittime di genocidio da parte degli eserciti confinanti e dell'Isis, rappresentano il più classico dei confusi e complicati scenari mediorientali, ove popoli di antiche origini vivono uno accanto all'altro in storie di scontri e conflitti spesso fin dalla notte dei tempi. Negli ultimi anni gli Ezidi hanno coraggiosamente cercato di dare vita ad un modello di Autonomia dal basso e di Confederalismo democratico con i popoli vicini, assicurando oltretutto alle donne un ruolo paritario a quello degli uomini. Il compito di Zerocalcare non è semplice: raccontare la complessità del quadro storico, politico e militare, riuscendo anche ad evidenziarne gli aspetti umani e personali e assicurando, nella tragicità della situazione, anche lampi di umorismo che gli sono soliti. La storia degli Ezidi è sempre passata sotto silenzio e, peggio ancora, nel 2022 essi sono stati diplomaticamente "venduti" dall'Occidente alla Turchia che ha ottenuto "mano libera" nella zona (anche a spese di altre popolazioni curde e del PKK che le difende) in cambio dell'appoggio della Turchia stessa all'ingresso nella Nato della Svezia e della Finlandia...Quando nessuno parla...quando nessuno guarda...succedono massacri...
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    03/06/2024
      

    Sulla scia di quel capolavoro che è Kobane Calling, Zerocalcare torna in quelle zone per raccontare gli Ezidi e la loro utopia democratica. Forse c è meno trama rispetto a KC, ma io ho trovato molto più interessante alcune pagine qui raccontate, come la cappa nera di odio e paura che attanaglia Shengal. A tratti a leggerlo ho avuto il magone. Grazie ancora, Michè...
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  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Giorgio Grasso

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    02/01/2023
      

    In difesa degli oppressi

    Premesso che Kobane calling è per me inarrivabile come esempio graphic novel di impegno civile, questa nuova opera di Zerocalcare tocca sempre le corde giuste, i suoi disegni coinvolgenti e profondi al punto giusto e l’umorismo mai invadente. Cambia la minoranza etnica al centro della storia (gli Ezidi), resta il fatto di raccontare in modo sempre coinvolgente una realtà lontana: Michele Rech si impegna in prima persona, corre anche dei rischi per far conoscere al mondo la storia e la quotidianità di un popolo che ha problemi ben più gravi che "scegliere l'immagine del profilo di facebook".
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Paolo Tamagnone

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    22/10/2022
      

    Trama un po’ esile

    Il libro scorre veloce, le duecento pagine si leggono in meno di due ore, lo humour e la genuinità di Zerocalcare sono anche in questa prova le sue armi migliori.Lodevole e coraggioso il voler far conoscere le lotte di una minoranza, gli ezidi (per la precisione di una parte di questa minoranza che sta provando una esperienza di federalismo democratico simile a quella dei curdi nel Rojava). La regione in cui vivono, il Kurdistan iracheno, è però un teatro in cui si muovono fazioni armate (Turchia, esercito ufficiale Iracheno, milizie iraniane, forze politiche ezide favorevoli al compromesso con lo stato iracheno), tutte vicende che ignoravo fino alla lettura di questo libro.La vicenda della missione a cui partecipa Zerocalcare però è piuttosto esile, e forse la mia età non più giovane mi ha portato ad una crescente sfiducia nella possibilità reale di una rivoluzione (intesa come la possibilità di costruire realmente una società più giusta, in mezzo a così tante divisioni etniche e religiose).
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