Versilia, estate del 1967. L'Italia, in pieno boom economico, si gode i frutti della pace: il benessere aumenta, la Fiat 500 è alla portata di tutti, Rocky Roberts impazza nei juke-box. Eppure qualcuno sembra non partecipare alla festa. Si tratta di un gruppo di donne in nero, che incessantemente scrutano il mare, in silenzio.
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Le nota il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri, venuto al funerale di un vecchio amico. Ma sarà il jazz della sua giovinezza, suonato dalla tromba di un misterioso musicista, a condurlo in una trappola assassina, a cui sfugge per miracolo. Proprio per darsene ragione e scoprire le radici di vari omicidi insoluti – una famiglia ebrea massacrata nel 1944, un faccendiere legato ai Servizi segreti di Salò, l'equipaggio di un sommergibile colato a picco nel Tirreno – Arcieri condurrà un'indagine privata destinata a scoperchiare un intrico di trame eversive e interessi personali di assoluto cinismo. E alla fine della corsa, ecco un'ultima, incredibile sorpresa... Leonardo Gori raduna e intreccia da maestro una serie di temi civili e politici che ancora condizionano il nostro presente, plasmandoli in un poliziesco ad alta tensione, che è anche viaggio nella memoria di una generazione che ha ricostruito l'Italia a favore di tutti ma per il vantaggio di pochi.