Si tratta della sceneggiatura che Fabrizia Ramondino firma con Mario Martone regista dell’omonimo film. La UbuLibri, da sempre vocata alla pubblicazione quasi esclusivamente di testi di e sul teatro, inaugura proprio con questo volume la sua collana di cinema. Evidenti la meticolosità nel seguire lo spartito del racconto dell’ultima settimana di vita del matematico Renato Caccioppoli, la precisione quasi maniacale nel ricostruire il mosaico della sua esistenza, complessa e sempre vissuta ai limiti, fra frequentazioni borghesi e accademiche –stimato matematico- e un cupio dissolvi anarcoide – sua madre Sofia era figlia di Bakunin. Rimane questa l’unica incursione della Ramondino nel campo cinematografico, anche se tornerà a lavorare con Martone per girare un documentario e scrivere un testo a sostegno del popolo Saharawi. Lo script di un film serve spesso soltanto come un cartone preparatorio per ciò che poi vedremo sullo schermo; a volte le sceneggiature sono, a posteriori, solo la trascrizione di ciò che accade sullo schermo a film montato, una specie di “sbobinamento” redatto con finalità editoriali; a volte rimangono sceneggiature come tracce leggere di qualcosa che si sarebbe voluto realizzare ma non è stato possibile traguardare [penso al ritrovato felliniano Viaggio di Mastorna]; altre volte ancora sono scritture a reciproca integrazione di ciò che si realizza [penso a Teorema, libro e film di Pasolini]. Nel caso di Morte di un matematico napoletano tutto è al suo posto, tutto contribuisce a metterti in grado di “vedere” prima della visione vera e propria. Il libro è corredato inoltre di una scheda biografica di Giovanni Maria Pace [già pubblicata su L’Espresso] e un breve saggio divulgativo del matematico Ennio De Giorgi sugli sviluppi dell’Analisi Funzionale e sui contributi di Caccioppoli nell’ambito matematico. La lettura di un libro così ricco raddoppia senza dubbio il piacere che deriva dalla visione del film. Libro per gli estimatori dell’opera della Ramondino e di Martone e per i molti irriducibili cinefili.