Richard Thaler, premio Nobel per l'economia nel 2017, ha scritto con "Misbehaving" un'opera ibrida, in parte autobiografia intellettuale ed in parte saggio economico. Il libro, infatti, impostato in ordine cronologico, ripercorre, con molti aneddoti, spesso assai gustosi, le tappe che hanno portato l'autore a sviluppare, insieme ad un gruppo crescente di altri colleghi, la cosiddetta economia comportamentale, ribaltando le premesse teoriche prevalenti nei primi decenni del secondo dopoguerra. In sintesi, la teoria tradizionale ipotizzava che gli operatori economici (consumatori, investitori ed imprenditori) fossero pienamente informati e si comportassero sempre in maniera razionale con l'unico scopo di massimizzare la propria utilità. Queste premesse, tuttavia, contrastavano con la realtà, tenuto conto che gli individui non sono mai pienamente informati, non agiscono sempre in maniera razionale e non hanno solo motivazioni strettamente individuali. Thaler ed i suoi colleghi hanno quindi incorporato la psicologia nei modelli economici per rendere più efficace la loro capacità predittiva. Nel presentare lo sviluppo della disciplina, il libro offre molti spunti di riflessione sul comportamento economico individuale che possono risultare assai utili nella vita di tutti i giorni. Molto interessante è anche il quadro del mondo accademico americano, in cui pregiudizi ideologici e rivalità personali giocano un ruolo non secondario. Scritto in maniera chiara e con un sottile fondo di ironia, anche se la traduzione non è perfetta, il libro è rivolto ad un pubblico non specialistico ma molto motivato, in quanto l'autore affronta i temi trattati andando molto nel dettaglio.

Un libro che consiglio a TUTTI, sia che siate al verde che ricconi.