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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento03/11/2020
12 anni di vita spazzati via dalla memoria
Una storia sconvolgente, quanto vera: un medico ha un incidente automobilistico, e il trauma gli fa perdere 12 anni di memoria, cancellati completamente. Si trova in un mondo diverso, con una famiglia ben diversa da quella che credeva di avere (i figli erano cresciuti, ma lui non se lo ricorda), con un lavoro diverso da quello che aveva 12 anni prima, la anziana madre morta, eccetera. Poco per volta deve imparare ad accettare di essere invecchiato, e che la sua vita è cambiata, ma è un nostalgico conservatore, incapace di adeguarsi alla nuova situazione. Vuole tornare alla scuola elementare dei figli, che nel frattempo vanno all'università, e vederli uscire da lì, non accetta siano cresciuti Contesta il linguaggio “moderno” dei figli, ma poi lo usa anche lui quando descrive la sua situazione. Quando arriva la diagnosi che la memoria perduta non è destinata a tornare, capisce che se vuole sopravvivere deve andare avanti, si mette a studiare seriamente per recuperare gli anni “persi”, e cerca di rientrare nel mondo del lavoro. Non è un'impresa facile, l'azienda ospedaliera gli dà del filo da torcere, ma alla fine riesce a tornare a dirigere un reparto di medicina di urgenza, come prima dell'incidente, sia pure in un altro ospedale. Se devo trovare una morale in questo libro, direi che consiste nella convinzione che per diventare un buon medico si dovrebbe prima imparare a essere un paziente. Da questo libro è nata la serie televisiva DOC, che però con il libro, salvo l'idea iniziale (la perdita di 12 anni di memoria), non c'entra proprio nulla.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento11/06/2020Ovviamente ho voluto leggere questo libro dopo aver visto la prima parte della fiction che ne è stata tratta, ma la storia raccontata è molto diversa. L'unico elemento in comune sono i dodici anni di memoria inghiottiti nel buco nero e poche altre cose. Il libro è molto più profondo e si addentra nella disperazione di quest'uomo che perde, non soltanto la proprio memoria, ma anche le proprie emozioni e con esse la propria identità e i propri affetti. E' un viaggio difficile e doloroso, che mi ha particolarmente colpito ed emozionato. Rinunciare a dodici anni della propria esistenza deve essere terribile!Hai trovato utile questo commento?
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