Figlio d'arte, iniziato prestissimo alle scene, approda in una giovane Hollywood diventando ben presto un fenomeno internazionale.
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Il suo ruolo di "rompicollo" e di "gag-man" sul palcoscenico trova un corrispettivo in un'esistenza tumultuosa, che lo porterà dal niente ai fasti della notorietà per poi, con l'avvento del sonoro, farlo scivolare inesorabilmente nel silenzio. Questa autobiografia è l'unico documento personale di Keaton. Dagli esordi nel vaudeville al "periodo d'oro" di Hollywood, con Mac Sennet che gli insegna a lanciare le torte in faccia, sino ai confronti con Chaplin e Harold Lloyd, ai mille problemi con i produttori, le starlettes, gli sceneggiatori. Il volume è arricchito da una filmografia di Raymond Rohauer.
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