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Memoria di ragazza

Ernaux, Annie

L'orma editore 2017

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Estate 1958. Per la prima volta lontana dalla famiglia, educatrice in una colonia di vacanze, una diciottenne scopre se stessa: l'amore, il sesso, il giudizio degli altri, la fatica di essere giovani, la sete di libertà. [...]
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    11/03/2023
      

    Il dramma dell’adolescenza

    In questa opera l’autrice chiude il cerchio della sua vita descrivendo esperienze della propria gioventú che per lei erano ancora in sospeso. Recupera i ricordi della sua adolescenza e descrive episodi cruciali per la sua formazione. Il libro è una messa a nudo di se stessa in cui confessa il senso di inadeguatezza per le proprie origini modeste, l’illusione del primo amore, le esperienze sessuali vissute in cerca di liberazione, ma che in realtà la rendono dipendente e manipolata dall’altro, il cadere vittima del bullismo e dei pregiudizi morali da parte dei coetanei, l’anoressia, gli errori commessi nella scelta del percorso di studi, le prime esperienze di lavoro, l’esperienza del furto vissuto come un gioco, la voglia di conoscere il mondo e la necessità di ricominciare da capo. Tante difficoltà che Annie Ernaux si è sforzata di superare per scoprire veramente se stessa e la sua strada. Sono passati molti anni da quella fine degli anni ‘50, ma l’adolescenza continua ad essere, oggi come allora, una fase difficile della vita in cui, senza sapere bene chi si è e cosa si vuole, ci si ritrova a lottare contro tutto e contro tutti nella disperata ricerca della propria identità e dei propri valori.
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  • 3 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento
    23/11/2022
      

    La ragazza del 58

    Lei, la ragazza del '58, una diciottenne che si trasforma: l'adulta scrittrice che segue il filo della memoria di quel periodo, tutte le esperienze, la vergogna ed i sentimenti nella narrazione che prende e che si segue con facilità, come sempre.
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  • 6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento
    22/11/2019   

    memorie di (ogni) ragazza

    Memorie di ragazza, di Annie Ernaux, è l'ultimo libro che, per il momento, posso leggere di questa scrittrice. Non ha scritto altro, forse non scriverà altro. All'inizio del libro Annie Ernaux parla della necessità e scrivere questo libro come se tutti i libri precedenti non fossero stati altro che i capitoli iniziali di questo, l'ultimo e conclusivo. Il tema della sua scrittura è la vita di sé stessa, la sua stessa vita, rivissuta come memoria, memoria personale che diventa, a poco a poco, memoria di ogni donna, da quello che c'è di più soggettivo, cioè la memoria, a quello che c'è di oggettivo, i dati della storia. dal personale al collettivo. Come riesca, la scrittrice Ernaux, a scavare così tanto in sé stessa fino a trovare un'essenza che è comune a tutte le donne io, nonostante abbia letto tutti i suoi romanzi, ancora non riesco a capirlo. Mancava un capitolo a questa vita di donna, il capitolo dell'incontro con il sesso, la perdita (vera o presunta) della verginità, la bulimia, il potere del controllo su se stessi attraverso il controllo sul cibo, mancava il capitolo che raccontasse il momento esatto in cui nasceva la scrittrice. Non so dire altro di questo romanzo perché fatti, fatti da raccontare che potrebbero costituire una trama, non ce ne sono o, quelli che ci sono, potrebbero essere riassunti in due pagine. Quello che c'è, è la ricostruzione complessa di una vita osservata con un duplice sguardo: interno, "lei", Annie a 18 anni, e "me" Annie nel 2014, a più di 70 anni. E voglio solo trascrivere, per me, a futura memoria, due frasi. "Ma ciò che ritrovo nell'immergermi in quell'estate è un desiderio immenso, non formulabile, al cui confronto risultano insignificanti la buona disposizione delle ragazze che con consapevolezza fanno tutto, fellatio eccetera, i rituali codificati delle pratiche sadomaso, la sessualità senza complessi di tutti coloro che ignorano la disperazione della pelle" "Esplorare il baratro tra la sconcertante realtà di ciò che accade nel momento in cui accade e la strana irrealtà che, anni dopo, ammanta ciò che è accaduto"
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    23/07/2019
      

    Capolavoro.

    Libro stupendo, consigliato a tutti. Autobiografia impeccabile nello stile e nell'umanità, sembra parlare a tutti pur raccontando delle storie singolari. Ideale e utile se letto a scuola dagli adolescenti, se solo le scuole fossero meno bigotte. Per discutere e riflettere insieme.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Benedetto Morgera

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    10/06/2019
      

    I know it sounds absurd but please tell me who i am

    Citando Carver, per questo ultimo lavoro di "scavo nel tempo" della Ernaux (il libro è uscito nel 2016) potremmo chiederci anche noi "di cosa parliamo quando parliamo d'amore". Annie, nell'estate del '58, non sembra avere le idee molto chiare a proposito. Non vede l'ora che la magia si compia ma, come la maggior parte delle giovani donne in quegli anni, si avvicina alla meccanica dell'amore completamente disattrezzata e quindi impreparata a comprenderne le logiche illogicità. Brutto tarlo quello dell'abbandono, la perdita di qualcosa che credevamo nostro, condiviso con l'altro, è una ferita lenta a rimarginare. Il libro avrebbe potuto chiamarsi anche "Vergogna di ragazza" per come centrale è questo sentimento nello scorrere del tempo della narrazione: un puzzle che, soltanto dopo circa sessanta anni dall'evento, ha potuto trovare la sua ultima tessera. Annie Ernaux, libro dopo libro, stando a ciò che tutta la sua opera ci mostra, si è vergognata molto di sé, di quella ragazza del '58, dei suoi genitori, del posto in cui è nata e cresciuta, della sua inadeguatezza ad accettare la diversità , del suo "sangue secco", della bulimia, del taccheggio nei piccoli e grandi magazzini, del manifestarsi della sua sessualità nella difficile età di passaggio. Ma questa vergogna del passato, a dire dell'autrice, è anche la ragione capace di generare la memoria. I fatti della vita, per uno scrittore, contano per quanto sia possibile volgerli in letteratura. "...quello che conta non è ciò che succede, è ciò che ci si fa di quel che succede" [cit. pag. 224]. Sullo sfondo del racconto compaiono anche figure e situazioni storiche che sfiorano appena il sentire di Annie: De Gaulle, l'Algeria, i romanzi di quegli anni, il primo femminismo attraverso i libri di Simone de Beauvoir... Non soltanto questo libro ma tutta la sua opera-mondo si può comprendere fra i classici della contemporaneità. Buona lettura.
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  • 7 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    04/03/2019
      

    La "ragazza del '58"

    Ernaux è per me una grande scrittrice, profonda , specialista per così dire del romanzo autobiografico, che però non è semplice racconto della propria vita (come capita talvolta ad alcuni scrittorucoli), ma spunto per tracciare e dipingere quasi col pennello un periodo anche storico. Ernaux dice che questo è il libro che avrebbe sempre voluto scrivere, quello appunto di lei ragazza del '58, diciottenne che si apre alla vita e alla scrittura. Un percorso di educazione sentimentale e culturale raffinatissimo. A chi non conosce ancora questa scrittrice: se ne innamorerà. Buona lettura.
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