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Manoscritti economico-filosofici del 1844

Marx, Karl <1818-1883>

Giulio Einaudi editore 2004

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I "Manoscritti economico-filosofici del 1844" furono scritti dal Marx ventiseienne tra il marzo e il settembre di quell'anno. Essi avrebbero dovuto costituire la prima parziale esecuzione di un disegno più generale: cioè la critica dell'economia politica. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    19/01/2019
      

    La teoria del comunismo.

    Questo volumetto è uno dei fondamentali del marxismo, fa parte di una ideale trilogia che comprende I Grundrisse e Il Capitale. In queste pagine si svolgono i ragionamenti che portano Marx alla critica dell'idealismo hegeliano e della presa in considerazione dell'idea del materialismo di Feuerbach. Accanto alla disanima dei pilastri del pensiero marxista sul valore, il lavoro, il denaro , lo scambio e il capitale, è qui che si traccia l'idea del comunismo come superamento della società basata sulla proprietà privata. Vi troviamo scritto: "il comunismo come soppressione positiva della proprietà privata intesa come autoestraniazione dell'uomo, e quindi come reale appropriazione dell'essenza dell'uomo mediante l'uomo e per l'uomo; perciò come ritorno dell'uomo per sé, dell'uomo essere sociale, cioè umano, ritorno completo, fatto cosciente, maturato entro tutta la ricchezza dello svolgimento storico sino ad oggi. Questo comunismo si identifica, in quanto naturalismo giunto al proprio compimento, con l'umanismo, in quanto umanesimo giunto al proprio compimento, col naturalismo; è la vera risoluzione dell'antagonismo tra la natura e l'uomo, tra l'uomo e l'uomo, la vera risoluzione della contesa tra l'esistenza e l'essenza, tra l'oggetivazione e l'autoaffermazione, tra la libertà e la necessità, tra l'individuo e la specie. È la soluzione dell'enigma della storia, ed è consapevole di essere questa soluzione." Ecco una prospettiva che ha affascinato e continua ad affascinare intere generazioni, in ogni parte del mondo.
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