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L'unico viaggio che ho fatto : storia di Gardaland e di quello che è successo dopo
A Gardaland, gran parco dalle mille attrazioni, si va all’avventura: sulle navi dei magnifici corsari, sulle montagne russe da terrore, nel villaggio western, fra le tombe dei faraoni. [...] Si va per mantenere una promessa fatta a un 'minuscolo fratello' che cresce tanto in fretta e si corre a perdifiato senza fermarsi mai, su e giù per il parco, mentre l’ombra d'un padre, distante, prende corpo. Il v. è un viaggio dentro la memoria, ed il presente, con l’Italia anni Ottanta di Bim Bum Bam e della Fiat Ritmo che fatica a riconoscersi negli abbonamenti comprati su internet e nei passaggi in BlaBlaCar.
Nell’Unico viaggio che fatto l'A., racconta Gardaland con acume e passione, quel nonluogo del divertimento che si ostina a restare posto reale di persone vere e belle, racconta l’infanzia perduta tra nostalgia e sollievo, infine il nostro quotidiano che non s’incastra mai in desideri e sogni, ma trova un momento di felicità perfetta in un luogo che è, allo stesso tempo, meta ed inizio di fuga.
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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento15/03/2020
Libro confusionario
Libro un po' deludente, sono stata attratta dal titolo, essendo un'amante di viaggi e di parchi giochi. I primi capitoli scorrevoli; è stato interessante scoprire come è nato uno dei più bei parchi giochi d'Europa. Per noi ragazzi degli anni 80, Prezzemolo è stato uno dei simboli più amati dell'infanzia. La seconda parte del libro, noioso e senza capo ne coda. PECCATO, l'idea era carina.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato