Il ricordo della vita di Giulia nel racconto della figlia Costanza per le vicende della famiglia Florio durante la guerra: il coraggio della madre che riuscì a salvare tanti ebrei che trovarono rifugio nel suo palazzo.

Ascesa, caduta e (parziale) rinascita di una grande famiglia italiana: i Florio. La prima metà del libro è dedicata alla mitica Franca Florio, "regina di Palermo"; la seconda metà a sua figlia Giulia Florio, che dalla mamma ereditò la determinazione, diretta però tra l'altro a rimettere a posto i cocci anche economici, prodotti dalla vita piuttosto sopra le righe dei suoi illustri genitori. Un libro molto interessante da leggere per vedere la storia con gli occhi di alcuni suoi protagonisti. L'Autrice è l'ultima figlia di Giulia e la nipote di Franca: il suo sguardo è limpido ed anche impietoso; la scrittura è fluida e molto piacevole, a volte emozionante e commovente: come quando racconta la generosità e l'afflato umano con i quali Giulia e Achille suo marito salvarono decine di ebrei dal rastrellamento nazista del Ghetto, nascondendoli nel loro palazzo e per questo sono ora tra i Giusti fra le Nazioni. Poi tanto altro: la Targa Florio, la Belle Epoque, le due guerre mondiali, i fascimo, il dopoguerra, il femminismo, il '68. Uno sguardo non accademico sulla storia contemporanea.