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L'ordine è già stato eseguito : Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria

Portelli, Alessandro

saggi Giangiacomo Feltrinelli Editore 2012

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Qual è il significato delle Fosse Ardeatine? Quale memoria ha lasciato la strage nazista compiuta a Roma il 24 marzo 1944, come rappresaglia dell'attentato partigiano di via Rasella, in cui il giorno prima erano morti 33 tedeschi? E quale rapporto si può istituire tra il ricordo di quella strage e l'identità collettiva di un'intera città? L'eterogeneità sociale e politica delle 355 persone uccise fa delle Fosse Ardeatine un avvenimento emblematico, che lega insieme "tutte le storie" di Roma: a cadere sotto il piombo tedesco furono infatti generali e straccivendoli, operai e intellettuali, commercianti e artigiani, un prete e 75 ebrei; monarchici e azionisti, liberali e comunisti, ma anche persone prive di appartenenza politica. Protagonista assoluta del libro è la voce diretta dei portatori della memoria: duecento intervistati, di cinque generazioni, e di diversissima estrazione sociale e politica (compresi fascisti ed ex fascisti). Le vicende personali dei superstiti e dei protagonisti mostrano come tutti abbiano convissuto, e convivano ancora, con una drammatica eredità. Ancora oggi, in modo singolare, le Fosse Ardeatine rappresentano un banco di prova della coscienza delle nuove generazioni. Raccolte da Alessandro Portelli, le voci di questo libro danno adito a una ricostruzione di grande respiro corale, che si struttura attorno all'elaborazione e alla fissazione di un linguaggio. Ed è il linguaggio, alla fine, a farsi storia: una storia parlata; parlata a Roma.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    24/08/2024
      

    Il grande merito del libro di Portelli è non solo ricostruire minuziosamente i fatti antecedenti all attentato di via Rasella e alla strage delle Fosse Ardeatine tramite le interviste dei testimoni diretti o indiretti, ma in ultima istanza evidenziare la fragilità della memoria storica. Molti intervistati sono tuttora convinti che furono affissi manifesti per invitare gli attentatori a presentarsi (FALSO) o che il battaglione Bozen fossero innocui vecchietti (FALSO). I partigiani non si presentarono, vale la pena ribadirlo ancora una volta, perché non ci fu nessun annuncio. E soprattutto non ci fu tempo. La strage venne eseguita in 24h perché si temeva che Roma sarebbe insorta, alla notizia di un tale massacro. La memoria è una cosa flebile, e Portelli lo mostra bene in questo voluminoso testo. Unica pecca: le continue interviste, inframezzate da commenti dell autore, non lo rendono proprio un libro facilissimo. Ma vale davvero la pena leggerlo, magari concludendo con una visita alle Fosse Ardeatine.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    24/10/2022
      

    Un atto completo di ricostruzione della vicenda

    un libro dettagliato, accurato, scritto con passione e meticolosità; per conoscere davvero ogni dettaglio dell'eccidio comprese le correnti di pensiero sviluppatesi successivamente e ancora tema di dibattito aspro sulla vicenda. Un atto di ricostruzione che restituisce una storia anche alle singole storie delle vittime. Lettura coinvolgente dalla prima all'ultima pagina.
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