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L'ora di greco

Han, Kang

narrativa Adelphi <casa editrice> 2023

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In una Seoul rovente e febbrile, una donna vestita di nero cerca di recuperare la parola che ha perso in seguito a una serie di traumi. Le era già successo una prima volta, da adolescente, e allora era stato l’insolito suono di una parola francese a scardinare il silenzio. [...]
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  • 1 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Gabriella Proietti Silvestri

    02/05/2025   

    Graffi sulla pelle

    Un mondo in frantumi, attraversato da due vite frantumate; un caleidoscopio di ricordi vividi e riconfigurati; immagini di realtà infinitesimali che sprofondano nel niente. Una lettura che graffia dentro e fa male.
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Giselda Massari

    18/04/2025
      

    Violata la razionalità del greco antico

    È il primo libro che leggo di questa autrice coreana e, credo, anche l’ultimo La trama è sfuggente. Certamente è il racconto di due solitudini. Lo studio del greco antico che accomuna i due personaggi mi è parso un espediente artificioso e incomprensibile: anche perché non sono riuscita a coglierne il collegamento reale con le loro vicende dolorose. La protagonista femminile ha perso l’uso della parola e la ricerca trascrivendo parole in greco antico….il protagonista maschile è l’insegnante di greco prossimo alla cecità…. Cosa ha voluto dire? Incomunicabilità? Disadattamento? Cosa c’è dietro? Le vicende tragiche della Corea? Il dramma dell’emigrazione? E perché evocare Platone e la sintassi del verbo greco che, oltre alla forma attiva e passiva, conosce anche quella media? E cioè una sorta di forma riflessiva? Non è chiaro.... piuttosto è criptico e irritante.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    14/03/2025
      

    non entusiasmante

    è l'ultimo che leggo della Hank e devo dire che mi ha deluso. Poca trama, personaggi abbozzati ma non troppo indagati, non mi ha convinta. Troppo fumo e poco arrosto questa volta.
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  • 2 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    06/03/2025   

    Tristezza

    Il filo sottile della tristezza lega lo scorrere della trama di questo libro molto letto,molto richiesto. Ma difficile,scorrono le pagine senza che si trovi un senso ed uno sbocco ai problemi dei due protagonisti. Seul, di sfondo, non aiutarla
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  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Morena Terraschi

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    22/08/2024
      

    Una donna perde la parola, è divorziata ed ha un figlio che è stato affidato al padre, l'unica cosa che riesce a fare per tornare a parlare è di andare a lezione di greco antico. Un uomo emigrato in Germania molto giovane torna in Corea per insegnare greco antico, sta diventando cieco e scrive lettere forse o pagine di diario. Han Kang fa incontrare queste due monadi, queste due solitudini e nel loro diverso e complementare stato di isolamento, sembrano trovare un punto di incontro, che forse li salverà ma che sicuramente gli sarà di conforto. E' un racconto dal ritmo lento e quasi iptonico, sorprendentemente coinvolgente, vivo nonostante gli universi e le esperienze dei due siano lontanissimi.
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