Il 10 maggio 1996 erano otto i gruppi di scalatori diretti alla vetta dell'Everest, quando si scatenò una terribile bufera di vento e neve. Tenzing Norgay racconta la storia della terribile avventura a cui prese parte. La sua è una voce diversa da quella degli occidentali che hanno scritto della tragedia.
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La storia narrata da Norgay è una sorta di pellegrinaggio sulle tracce del padre (che conquistò l'Everest nel 1953) e il suo racconto si dirama a esplorare la cultura del luogo, il buddismo, il mondo degli scalatori e il loro rapporto con gli sherpa che rischiano la vita per assisterli.