I politici, invaghiti del loro potere personale e di un enorme senso di onnipotenza, possono portare la loro nazione alla distruzione, pur di inseguire il consenso popolare? Questo breve romanzo pone delle riflessioni serie sul populismo e sulle sue conseguenze.

Non il miglior McEwan, anzi direi tra i suoi romanzi meno riusciti (ma questo è più che altro un racconto lungo). Condivido l'opinione precedente sull'appesantimento del linguaggio tecnico/politico che mi ha reso meno fluida e coinvolgente la lettura.

Premetto che, fin dai suoi racconti di esordio, sono un vero fanatico estimatore dei lavori di Ian Mc Ewan. Ho fatto comunque fatica a trovare in questo pamphlet politico tracce di quella grazia e abilità letteraria che sono un suo peculiare marchio di fabbrica. I riferimenti evidenti ne "Lo scarafaggio" [The cockroach- 2019] rimandano ovviamente al Gregor Samsa del racconto di Kafka ma lo stile è più riconducibile allo Jonathan Swift di "Una modesta proposta". Tutto in linea quindi con la tradizione satirica della libellistica inglese ma con qualche appesantimento di troppo nel linguaggio tecnico/politico dei personaggi. E' una bella trovata quella dell'Inversionismo, della Teoria del Controflusso -come altrimenti parlare della Brexit se non come una forma di autolesionismo da lemming? Alcuni momenti sono veramente esilaranti: ... per esempio, quando Jim chiede al Presidente degli Stati Uniti - Archie Tupper- se anche lui -prima- era una blatta. Non c'è una vera motivazione che spieghi la scelta dell'Inversionismo se non il ... "perché sì". Una comicità superba ed elegante, forse troppo asetticamente ed allusivamente descrittiva dello stato reale delle cose, in UK come in molte altre parti del mondo preda del populismo. Amara la postfazione dell'autore su quello che di lì a poco sarebbe accaduto nell'UK: la definitiva uscita dall'Unione Europea. Ian Mc Ewan sembra considerare quell'ipotesi ancora lontana, e forse ancora evitabile, ma, al momento dell'uscita del libro per i tipi dell'Einaudi [2020], appare come un de profundis prima del salto nel vuoto. Ormai lo spirito dello scarafaggio Jim Sams ha trionfato. Forse sarebbe stato necessario aggiungere per l'edizione italiana una seconda postfazione aggiornata al cupio dissolvi in cui l'Inghilterra è precipitata. Sono grato a Mc Ewan di avermi fatto conoscere "Walking back to happiness" una canzone in voga negli anni '60 che Jim Sams vuole che diventi il nuovo inno del Paese. Bel motivetto canticchiabile in tema col collasso imminente prospettato dalla pratica dell'Inversionismo [leggi Brexit].

Idea geniale e racconto molto intelligente, ma estremamente freddo e manierato.