Di mafia si parla molto, ed è un bene. Ma a volte se ne parla nel modo sbagliato, ed è un male. Molti libri, film e fiction di successo restituiscono un'immagine romanzata delle mafie, frutto in parte di luoghi comuni e vecchie leggende.
[...]
Dal "Padrino" a "Gomorra", da "Quei bravi ragazzi" a "Romanzo criminale", il rischio che il boss diventi un eroe e l'illegalità una "carriera" è favorito spesso da una narrazione che mette in primo piano i protagonisti di camorra o 'ndrangheta, omettendo come possono essere combattuti o dimenticando chi lotta con coraggio per affermare la giustizia. Ma lasciare che si radichi lo stereotipo di una piovra invincibile, dotata di rapporti privilegiati con le istituzioni e capace continuamente di riadattarsi, significa indebolire un'azione di contrasto, in realtà sempre più stringente, che porta non di rado alla cattura e alla condanna dei boss. E un'accusa precisa quella di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso che, a partire dall'esperienza delle inchieste e dei casi affrontati, come dagli studi e dalle analisi storiche e criminologiche, ripercorrono storia e vie della "mitizzazione" della criminalità. Fenomeni così diffusi nel tessuto sociale, ricordano, possono essere combattuti solo con un'alleanza culturale che includa tutti gli italiani partendo dall'educazione alla legalità, al senso civico, alla difesa della nostra convivenza.
Lo trovi in
Scheda
Commenti
Forse ti può interessare
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra. Non sei ancora un nostro iscritto?REGISTRATI ON-LINE!!