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Leopardo nero, lupo rosso

James, Marlon

Fantasy Frassinelli <casa editrice> 2019

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Mistero e magia, potere e sangue sono gli elementi portanti di questo straordinario romanzo epico, il primo fantasy ambientato in un'Africa dove leopardi e lupi si mescolano con uomini dai poteri sovrannaturali. Già opzionato per una serie televisiva, Leopardo nero, lupo rosso è il primo libro di una trilogia, accolto con enorme successo in US e UK. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento

    Marco Simeoni

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    07/10/2022
      

    Adesso la terra non era più terra, e il cielo non era cielo, e la menzogna era verità...

    Stile, originalità e ambientazione, il villaggio della Sangoma ✸✸✸✸ Trama e prolissità ✸ 1/2 "Ti racconterò una storia. Comincia con un Leopardo. E una strega." Mi sono avvicinato a quest'opera di James spinto dall'accento posto sull'originalità (niente elfi, niente nani); sull'ambientazione (Africa); e sul linguaggio (epico e sboccato). C’è però una “quest”, in puro stile romanzi fantasy, un'avventura da affrontare che promette al nostro protagonista (un inseguitore, per via del suo fiuto) fortuna e gloria. C'è una sensazione di perenne oscurità, di mistero che trasuda dalle persone e ne inquina i luoghi "Mercante di schiavi, semidio o strega? Chi è cosa, ti chiedo io, chi è cosa." L'aspettativa, presente sin dalle prime pagine, si crogiola nella deturpazione di valori ed etica su cui poggiano pilastri del genere. L'osceno è portato alla luce e James ce l'ho sbatte in faccia usando le lenti del sesso (estremo? Di più!) e della violenza (gratuita? Di più!) Ma non sono questi i punti che mi ha fatto allontanare dal libro. La quest riguarda il ritrovamento di un bambino scomparso. Il protagonista però dà valore ad altri bambini "La settima notte Kava mi parlò dei mingi. Indicò i bambini a uno a uno e mi raccontò perché i genitori avevano deciso di ucciderli o di lasciarli morire. Questi avevano avuto la fortuna di essere abbandonati al caso. A volte gli anziani esigono la certezza che il bambino sia morto, e il padre o la madre lo affogano nel fiume. Kava me lo disse seduto sul pavimento della casa di mezzo mentre i bambini si addormentavano su pelli e stuoie. Indicò la bambina dalla pelle bianca." “È del colore dei demoni. Mingi.” poiché egli stesso è un disadattato (per scelta) che rompe con la tradizione e il passato, con la sua tribù, con l'aspettativa sessuale e i riti ad essa associati nel villaggio. Poi però... Le prime cento pagine bisogna resistere al gioco meta-narrativo (inzeppato di incisi) che l'autore ti pone, quasi a sfinirti, con la promessa di un seguito. Ma il seguito si frammenta in tante microstorie che portano ad annacquare il tutto e l'aspettativa iniziale viene tradita. Nella meraviglia del continente africano e del melting pot di personaggi ed eventi, trovo posticcio e artificioso come è stata affrontata la tematica gender (minoranze ma li trova tutti il protagonista al momento opportuno) e anche il bene e il male vengono resi chiari e distinti andando a rendere alcuni personaggi troppo senza macchia e senza paura. Peccato. Proverò a leggere altro dell'autore.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Alessio Di Simone

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    10/01/2020
      

    Leopardo nero, lupo rosso

    Non avevo letto nulla di Marlon James. Questo è un fantasy. Il primo libro di una trilogia. La forma narrativa scelta è atipica, il racconto è una sorta di confessione di Inseguitore, il protagonista del romanzo, ad un non meglio identificato Inquisitore. Inseguitore racconta la vicenda secondo il suo punto di vista. Il fantasy quindi qui utilizza il racconto orale e le improbabili espressioni del protagonista per contare quantità e distanze come mezzo espressivo e motore alle vicende. Gli elementi classici del fantasy sono rispettati: c'è la ricerca (di un bambino), ma è già avvenuta e questo rivoluziona la presentazione. L'arco narrativo del personaggio narrante è già scritto; lo ripercorreremo, da lettori, nella sua tentennante versione in cui realtà, mito e leggenda non si capisce bene dove iniziano e finiscono. Lo scrittore è di talento, l'idea affascinante, il romanzo riuscito. Credo però che i fanta-conservatori e gli ultraclassicisti non lo vedranno bene benissimo. Marlon James utilizza il genere narrativo fantasy per far quello che vuole lui e questo genere, solitamente mai servente, ha una schiera di lettori accaniti che potrebbero non accettare questa presa di posizione. A me ha preso bene, fin dall'inizio. Anche se ci si mette un po' per entrare nella vicenda per il modo in cui essa è raccontata.
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