Leggere un libro così doloroso apre la mente al confronto con tutto ciò che diamo per scontato, e quindi già solo per questo è tempo ben speso. Inoltre, costringe a riflettere sull'importanza reale e concreta della letteratura, dando ulteriori chiavi di interpretazione oltre a quelle a cui sono (ero) abituato. Ne risulta una dimensione assai più concreta di quanto pensassi e di questo devo ringraziare l'autrice.

Leggere Lolita a Teheran Il libro costituisce una dettagliata autobiografia, incentrata nel periodo storico dell’ Iran, dopo la rivoluzione del 1979 e il conseguente integralismo inaugurato da Komeni che, tra l’altro, impone la censura di testi i cui autori appartengono alla cultura occidentale considerata decadente. L’autrice, docente universitaria, insegna clandestinamente e definisce la letteratura come” epifania della verità” e inoltre “leggere permette di diventare forti e ribelli, capaci di cambiare il mondo.”Pertanto noi occidentali che non subiamo censure, possiamo definirci forti e ribelli capaci di cambiare il mondo, oppure siamo vittime di poteri subdoli che limitano la nostra libertà di pensiero e di azione? Siamo dotati di empatia che ci permette di non essere ciechi di fronte ai problemi altrui? Ho i miei dubbi. Anna Maria biblioteca circolo lettori biblioteca P.P.Pasolini

"Ogni grande romanzo che leggevamo diventava una sfida all'ideologia del governo ". Ecco un passo del romanzo che ne racchiude il significato. Attraverso la letteratura si può compiere il cambiamento...che deve avvenire prima in noi stessi. Potere della cultura! Ed è proprio questo "potere " che la Repubblica Islamica Iraniana vuole distruggere! L'autrice ci fa vivere la dura realtà cui sono costretti a sottostare con tutti i risvolti emotivi. Merito del romanzo è questo...anche se prolisso e non appassionante ( Claudia Pavan - Circolo lettori Biblioteca Pasolini)

Originale e efficace mescolanza di generi diversi: autobiografia, trattato di denuncia politica, saggio letterario. Ho letto con interesse le prime due parti. Particolarmente significativo il confronto delle studentesse con la letteratura che diventa strumento di emancipazione personale e di riscatto dalla penosa e tragica stagione politica che stavano vivendo. Stimolante e provocatorio il processo a Gatsby. Poi il romanzo mi è sembrato a tratti ripetitivo e prolisso. Ho faticato a leggerlo fino in fondo. Giorgio - Circolo lettori Biblioteca Pasolini

Leggere Lolita a Teheran. Azar Nafisi. Libro interessante che ci illumina sulla situazione repressiva e violenta nell'Iran di Khomeini. E' la storia vera della scrittrice, insegnante accademica a Teheran, che, dopo le dimissioni, riunisce settimanalmente in casa sua sette studentesse per parlare di letteratura, di libri proibiti dal regime, in uno spazio e in un tempo in cui sentirsi libere. Mi ha colpito questo passaggio: "..ogni fiaba offre la possibilità di trascendere i limiti del presente e dunque...ci permette alcune libertà che la vita ci nega. Tutte le grandi opere di narrativa, per quanto cupa sia la realtà che descrivono, hanno in sè il nocciolo di una rivolta...ma è nel modo in cui l'autore racconta la realtà...che questa rivolta prende forza...". Tanti riferimenti a opere letterarie, sicuramente uno stimolo a leggere libri non letti. Difficoltà spesso nel seguire le storie tra passato e presente e i numerosi personaggi. (Fiorella Guglielmi - Circolo Lettori Biblioteca Pasolini)

Azar e le ragazze possono spogliarsi da ogni velo, reale e ideologico, sentirsi libere e per qualche ora essere se stesse, mostrare le loro unghie dipinte, i jeans attillati, i trucchi e i monili, ma soprattutto, esprimere le proprie opinioni e confessare i propri desideri. Per queste donne la letteratura diviene un mezzo per evadere dalla realtà. I romanzi del seminario non sono un'allegoria ma l'esperienza sensoriale di un altro mondo, l'immaginazione è equiparata all'empatia, alla capacità di immedesimazione: in letteratura siamo in grado di comprendere anche i personaggi più mostruosi, un luogo ideale in cui rifugiarsi per fuggire dal mondo che ci circonda. Guglielmo, circolo lettori Biblioteca Pasolini.