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Le nostre vite : [romanzo]

Carofiglio, Francesco <1964- >

narrativa Piemme 2021

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Provò un desiderio improvviso, senza nome. Un improvviso e insensato bisogno di futuro, di tempo da spendere, di minuti. Stefano Sartor ha perso la memoria quando aveva diciannove anni, vittima di un incidente che ha distrutto la sua famiglia. Ha ricostruito la sua esistenza, grazie all'aiuto e alla dedizione del nonno. Ma la sua è una vita mutilata, senza infanzia, senza giovinezza. [...]
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  • 1 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento
    19/08/2022
      

    Decisamente non è un libro da ombrellone....,.

    ...come del resto dai Carofiglio non ci si aspetta. Commentare per me non è be semplice ne facile. I libri debbomo, dovrebbero essere letti quano chi li legge è maturo e pronto. Ed io per motivi diversi non lo ero. Un argomento così inedito,, il proprio passato, le descrizioni di una vita, dicaiamo, non proprio comune ed anche un lessico talvolta complesso e "lontano" mi ha reso difficoltosa la lettura. Un'opera di valore ma anche un'opera che vorrebbe dire altro, molto altro. Che però non tutti sono in grado di acquisire.
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  • 0 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Anna Bellisai

    25/01/2022   

    Le difficoltà di un uomo che per sopravvivere ha dovuto dimenticare il proprio passato. A volte, bisogna cancellare certi episodi per andare avanti. Ma la vita continua e lui riesce ad amare, malgrado le paure. Finale che non mi ha soddisfatto.
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    25/10/2021
      

    Due storie in parallelo, sul filo della memoria

    Stefano è un cinquantenne che vive a Parigi, è un filosofo, e non ha infanzia. Si autodefinisce "un uomo incompiuto", a 19 anni ha perso la sua famiglia, e la sua casa, e tutti i suoi ricordi del passato, in un attentato terroristico, dalla natura imprecisata. A occuparsi di lui, dopo l'uscita dal coma, era stato il nonno materno, che viveva in una masseria nella Valle d'Itria, che gli ha fatto cambiare vita, e nome. Lei è Nina, la conosciamo a 17 anni, in una vacanza in Puglia, il primo innamoramento, la prima esperienza sessuale, tutt'altro che soddisfacente. Il libro è un continuo alternarsi temporale nelle loro storie, un saltare da un periodo all'altro, fino a quando, ad un certo punto, si incontrano. E' un romanzo sul significato del ricordo, e sul rapporto tra il corpo e i ricordi, soprattutto quelli inconsci. Interessante, ma lascia una sensazione di incompiutezza.
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