biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

Le città invisibili

Calvino, Italo

Arnoldo Mondadori editore 2016

Valuta questo titolo

«"Le città invisibili" si presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan imperatore dei Tartari. A questo imperatore melanconico, che ha capito che il suo sterminato potere conta ben poco perché tanto il mondo sta andando in rovina, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili ... [...]
  • Lo trovi in
  • Scheda
  • Commenti
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra.
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    30/07/2022
      

    Affascinante

    Calvino si conferma ancora una volta un autore a 360 gradi, preparato e fantasioso. In questo romanzo immagina tante città inesistenti dei tipi più disparati, con descrizioni minuziose e dovizia di particolari. Ogni città ha una caratteristica che la rende unica, e non é tanto la città ad essere importante ma quello che vuole trasmettere a chi lo legge. Ognuno troverà in una città un significato particolare e molto personale.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Davide Cavatrunci

    Cambia il tuo avatar
    18/05/2022
      

    Lo stupore dell'apparente nulla

    Un mirabolante viaggio tra realtà e distopia, onirismo e irrequietudine attraverso le città e la memoria, e il desiderio, e i segni, e gli scambi, e gli occhi, e il nome, e i morti, e il cielo nonché sottili, continue e nascoste: un interseco di visioni aggrovigliate e volatili, lucide e apparenti che sembrano alle volte essere riflesso della "Relatività" di Maurits Cornelis Escher ed eco della città di Tamara, ove l'occhio «non vede cose ma figure di cose che significano altre cose». Un'edizione, questa della Mondadori, che oltre a raccogliere un'esauriente quadro biografico di Calvino, ha in postfazione una dedica di Pasolini a "Le città invisibili" e al legame d'amicizia che lo univa al suo memorabile autore.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 4 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Michele D'apuzzo

    Cambia il tuo avatar
    02/03/2021
      

    I libri della nostra vita

    Si può viaggiare, attraversare spazi, scoprire angoli reconditi e emozionarsi anche restando seduti a casa leggendo un libro come le città Invisibili. Italo Calvino, la mia stella polare letteraria, è colui che mi ha condotto, come Virgilio con Dante, in quella fantastica città universo fatta di carta e sogni, alimentando l'amore sconfinato per i libri. Le città invisibili è una di quelle opere che vanno lette e rilette nel corso della vita, che necessitano di approfondimenti ed analisi dettagliate ma anche di letture improvvise e volanti aprendo, semplicemente, una pagina a caso. Le città invisibili sono un'allegoria e filosofia, sono la tridimensionalità dei nostri stati d'animo, la trasposizione onirica della nostra vita, il viaggio attraverso lo spazio ma anche i luoghi più profondi, molto spesso inesplorati, in cui abita il nostro essere Five-Star Book
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato
  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    12/06/2020
      

    Stati d'animo materializzati

    Le città sono fatte di tante cose: posti, persone, relazioni; e sono luoghi di scambio: di parole, desideri, ricordi. In questa raccolta di racconti (1972), fittiziamente narrati dal viaggiatore Marco Polo all'imperatore dei Tartari, il Gran Kan, le cinquantacinque città "invisibili" descritte sono di volta in volta "sottili", "continue", "nascoste". Ognuna ha un nome di donna. "A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono..." (pag. 49); "La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni..." (pag. 111). Postfazione di Pier Paolo Pasolini, per il quale Calvino attinse alle tecniche dell'ambiguità. E della letteratura combinatoria, cara a Jorge Borges, scrittore che Calvino ammirava.
    Hai trovato utile questo commento? SI NO   |   Segnala come inappropriato