...per un film divertente. Non occorre avere un'antipatia per i film cosiddetti leggeri. Ci aiutano a credere con maggior passione in quello che pensiamo. Ci servono per scrostare un pò di ruggine. Soprattutto, certi film ma non tutti, contengono una chiave di lettura a volte importante. La nostra vita è in genere codificata. Abbiamo i nostri ritmi, le nostre cose da fare. Le nostre idee soprattutto. E chi ce le fa cambiare le nostre idee a cui siamo tanto affezionati. Per pigrizia perlopiù. Abbandonare ciò che crediamo significa anche rimettersi in discussione. E a chi va di farlo ? Faticoso prima di tutto e portatore di realtà scomode. Quel pezzo di vita che ho passato è sintatticamente corretto ? Non si potrebbe vedere da un altro angolo ? E quella persona, a volte anche molrto vicina, è quella che vogliamo credere oppure è un'altra ? Certo ci vorrebbe una Claudia per tutti. Ma non ce ne sono purtroppo. Oppure ci sono vicine, le conosciamo ma non ce ne accorgiamo.

Finalmente un Toni Servillo vivacissimo ed allegro in un film nel quale esprime anche un grande divertimento a girare. Così come la bravissima Carla Signoris, del resto abituata nella vita a vedersela con Maurizio Crozza. E poi tanti altri professionisti del nostro cinema, dal puntuto Giacomo Poretti ad un esilarante Luca Martinelli. Lievito della vicenda l'esplosiva carica sensuale di Veronica Echegui, purtroppo la "presa diretta" del suo italiano/castellano non la premia. Per una bella serata "light"

Commedia divertente con Elia Venezia, uno psicanalista ebreo, stanco del suo lavoro, poco motivato, con pazienti buffi, separato ma non divorziato, con moglie che vive nell'appartamento accanto al suo, nel ghetto di Roma. E' golosissimo, ma viene messo a dieta ferrea, e obbligato a fare ginnastica. Visto che è allergico alle palestre, ingaggia una personal trainer totalmente svampita, che irrompe nella sua esistenza, travolgendola. Attori bravi, bella sceneggiatura, ottimo ritmo.