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Lamento di Portnoy

Roth, Philip <1933-2018>

Audiolibro Emons Italia 2017

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Ironico e dissacrante, Alex Portnoy ripercorre sul divano dell'analista le ossessioni morbose della sua vita, in un racconto esilarante del conflitto tra desideri e coscienza. Con il suo linguaggio forte ed esplicito, il monologo è un pirotecnico inno alla libertà.
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    18/04/2024
      

    Un capolavoro di ironia!

    Questo libro di Philip Roth, anzi audiolibro, letto in modo splendido da Luca Marinelli, è un romanzo di formazione dove il protagonista Alexander Portnoy, ebreo americano, si confessa con il suo analista, partendo fin dall'infanzia con il suo rapporto con l'asfissiante mamma che tutto controlla, mentre il padre lavora faticosamente cercando di raggiungere il sogno americano e permettere così l'avanzata sociale della famiglia. Pur con salti temporali, prosegue poi con il periodo adolescenziale e quello di giovane uomo alla ricerca del proprio ruolo soprattutto nel rapporto con le donne. Tutto descritto in modo originale e soprattutto ironico e autoironico, dissacrante e sincero.
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    04/12/2022
      

    La Yiddishe Momme

    Alexander Portnoy ha 34 anni, è un uomo di successo, e va dall'analista. Il romanzo è proprio il lungo monologo (il medico è un testimone muto, potrebbe anche non esistere, almeno fino alle ultime due righe) con il racconto della sua storia, cominciando dalla sua famiglia, con l'ingombrantissima presenza della madre, archetipo della mamma ebrea statunitense, contrapposta al padre stitico, sempre in secondo piano, che lavora tantissimo senza fare carriera. L'infanzia, l'adolescenza, le masturbazioni, le ansie, i tabu, le fobie, il rapporto con le donne goyim, e in generale la relazione tra gli ebrei e i gentili, i WASP in particolare, tutto raccontato minuziosamente con uno stile dissacrante ed ironico. Anche molto, molto esplicito, ma senza mai essere volgare. Confesso che ascoltandolo ho riso, e sorriso moltissimo. Un libro estremamente divertente, ma profondo, un autentico capolavoro di Philip Roth, letto sorprendentemente bene da Luca Marinelli. P.S. Sfido chiunque a riuscire a mangiare una fetta di fegato, dopo aver letto, o ascoltato, il libro. Non chiedetemi perché, tocca a voi scoprirlo.
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