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Lacci

Starnone, Domenico

Giulio Einaudi editore 2014

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"Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie". E' l'inizio della lettera che Vanda scrive al marito, andatosene di casa lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e a domande che non trovano risposta. [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    08/01/2023
      

    Legami che creano sofferenza

    C'e' tanta sofferenza in questo romanzo di Starnone, ben costruito da un punto di vista temporale nei tre libri in cui si assiste allo sfasciarsi di una famiglia, madre padre e due bambini, per il tradimento dichiarato da parte del padre, innamoratosi di una sua allieva molto più giovane. La sofferenza e' soprattutto della moglie, che nel primo libro riversa addosso al marito tutta la sua rabbia, la sua gelosia, coinvolgendo anche i bambini che non vedranno il padre per diverso tempo, con sofferenza di tutti. Nel secondo libro l'uomo si riavvicina ai figli e torna in famiglia, ma non sara' piu' la stessa cosa. Nel terzo e ultimo libro c'e' la sofferenza dei figli, ormai adulti, che danno sfogo a tutto il loro dolore. Starnone riesce a coinvolgere pienamente il lettore nelle emozioni e nei sentimenti, in tutte le sfumature, dei protagonisti del romanzo, con una scrittura scorrevole, ben calibrata e mai esagerata. "...Gli unici lacci che per i nostri genitori hanno contato sono quelli con cui si sono torturati reciprocamente per tutta la vita...". Fiorella Guglielmi - Circolo Lettori Biblioteca P.P. Pasolini
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Claudia Pavan

    04/12/2022   

    LA SCELTA...

    Scegliere se stessi e la propria felicità.. oppure seguire i dettami imposti dalla società ? Questo è il tema del romanzo. La scelta del protagonista sarà la seconda… ma a quale prezzo?? Amara è la constatazione che questa scelta che doveva portare pace e amore in famiglia… al contrario rende TUTTI infelici, a partire proprio dalla moglie! Sorprendente è scoprire che proprio la moglie, apparentemente vittima, ha voluto a tutti i costi il marito non per il grande amore e neanche per i figli…bensì per un “progetto” di vita… fatto al momento del matrimonio! Anche lei vittima dei “lacci” che ci impone la società. E sono “lacci” che stringono… e non ci danno la possibilità di scegliere! PAVAN CLAUDIA - Circolo Lettori Biblioteca P.P. Pasolini
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  • 6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento
    19/10/2022   

    Lacci familiari ...

    ... sono sempre lacci, spesso terribili da sciogliere, creano dolore sia sciolti che ben stretti. Il libro scorre molto bene ma l 'ho letto, e dico purtroppo, dopo aver visto il bellissimo film che ne ha tratto Luchetti. Stavolta secondo me ha vinto il film. Comunque consigliatissimo.
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    02/08/2022
      

    I legami che fanno più male

    Questo romanzo a tre voci racconta la vita coniugale di una coppia come tante, ormai anziana, che ha costruito una famiglia apparentemente normale. Dalle "confessioni" dei due coniugi e della loro figlia si ricostruisce però una vita matrimoniale e famigliare sconvolta da un periodo di fuga del marito dal tetto coniugale e da una apparente riappacificazione segnata da rancori taciuti e da "non detti" che hanno causato ferite mai rimarginate. Ciascun personaggio è vittima del suo dolore e del suo senso di fallimento, perchè prigioniero di legami invisibili, che più si tenta di recidere fuggendo più avviluppano l'individuo legandolo al suo passato e alle persone da cui si tentava di scappare.
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  • 5 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento

    Francesco Capozzo

    04/12/2021   

    Il mio pensiero è' ormai superato dai fatti

    Il mio commento, il mio pensiero, è ormai parzialmente superato. Ovvero, il libro rappresenta una confessione, una confessione che mi ha fatto riflettere. E va proposto a tutte le coppie, soprattutto a quelle che stanno insieme da qualche decennio. E' un testo, a mio parere, che andrebbe ben rappresentato in teatro, in particolare il "libro primo" si presta bene. Almeno come spunto, come traccia, per essere trasformato in copione. Scopro, poi, e con piacere, che Lacci di Domenico Starnone (romanzo suggeritomi da conoscenti) è divenuto un film, con la regia di Lucchetti ed è stato presentato alla 77° Mostra di Venezia lo scorso 2020.
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  • 7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento

    Cesarina Evangelista

    01/11/2021
      

    “Labes” è il nome che il protagonista del romanzo, più o meno inconsciamente, ha dato al gatto. In italiano significa disastro, rovina, sventura, come a rappresentare la condizione della sua famiglia. Avere avventure fuori dal matrimonio, negli anni sessanta, all’insegna della liberazione dei costumi, era indice di libertà. Ma in una coppia c’è sempre una parte che soffre di più perché parte lesa o più legata a valori tradizionali, o più responsabile verso i figli, mentre l’altra vive una fase di ebbrezza totalizzante, il tradimento come diritto alla propria autonomia. E se non si vivono le situazioni in parallelo, tutto diventa complicato: ci si avvita nel malessere che contagia e condiziona tutta la famiglia. Starnone con la sua prosa accattivante riesce a trasmettere al lettore le ansie, il disagio, l’infelicità dei protagonisti rimasti imbrigliati negli eventi della vita. Vite votate alla sofferenza, loro malgrado, o per debolezza o per egoismo o per senso di responsabilità, comunque per non aver saputo fare scelte coraggiose.
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  • 6 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento
    25/03/2019
      

    intenso

    Mi è piaciuto molto, intenso ma non troppo, riflessivo ma non troppo. Lo stile è efficace ed accattivante, la trama particolare e i personaggi sono davvero caratterizzati molto bene. Un libro da leggere tutto d'un fiato.
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  • 7 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento
    03/03/2017   

    Notevole

    Molta curiosita' per il libro..ben ripagata interessante mai banale seppur semplice la storia..Scorrevole e veloce la lettura, e soprattutto quadro familiare terribile ma molto molto reale.Fa riflettere anzi dovrebbe far riflettere....consigliatissimo.
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