«La Francia è sull'orlo di una guerra civile». È il messaggio che da trentanni ormai accompagna le rivolte che sconvolgono regolarmente le periferie francesi. Quando lesìndigéns de la Republique, i figli della Repubblica, si ribellano in maniera violenta alla crisi sociale e al fenomeno segregativo che li affligge.
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Nei media i giovani francesi di origine immigrata delle banlieues colgono la possibilità di trasformare quello stato di frustrazione accumulato nel tempo in una dimensione aggressiva di natura esplosiva. Gli incendi sono così concepiti come "atti telegenici", utili per dare visibilità alla collera. Un ruolo ambiguo, quello svolto dai media nel racconto delle periferie, che va al di là della rivolta, al di là dei fuochi e dei fumi e si insinua poi negli aspetti della marginalità francese. Quella che non grida, non protesta, non si ribella. Ma soffre. In silenzio.
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