Alla fine di agosto del 1927 due italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, morirono sulla sedia elettrica in una prigione del Massachussetts. Era il drammatico epilogo di un processo durato sette anni che sconvolse e mobilitò l'opinione pubblica internazionale.
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Condannati a morte nel 1920 per l'omicidio di due uomini nel corso di una rapina in un calzaturificio, Sacco e Vanzetti furono condannati in base a prove indiziarie, fondamentalmente perché erano attivisti anarchici e stranieri. Francis Russell, storico e giornalista scomparso nel 1989, ha ricostruito quel caso divenuto sinonimo di assassinio legalizzato e pregiudizio.
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